Page 208 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
P. 208

208  -  VIAGGIO d’anACÀRSI
        finezza nelle arguzie, qual verità  qual calore
                           ,
        nel dialogo qual poesia nei cori ! Giovane caro,
              ,
        non vi rendete sofistico per darvi  l’aria di uo-
        mo illuminato; e ricordatevi che  l’attaccarsi
        per preferenza alle licenze del genio, sovente è
         certo indizio  di un difetto di cuore o d’una
         mancanza di spirito. Se un grand’uomo non
         ammira indistintamente ogni cosa , non ne se-
         gee però che quegli che niente ammira  sia un
         grand’ uomo. Quegli autori , dei quali voi esa*
         minate  le forze prima di aver pesate  le  vo-
         stre , sono pieni zeppi di difetti e di bellezze.
         Queste sono le irregolarità della natura la qua-
         le , malgrado le imperfezioni che la nostra igno-
         ranza vi scuopre, non comparisce men grande
         agli occhi dei più attenti. Aristofane era versato
         in quella specie di scherzi che piacevano allora
         agli Ateniesi, ed in quella che piacerà in tutti
         i secoli. I suoi  scritti racchiudono talmente  il
         germe della vera commedia ed  i modelli dei
         buon comico  , che non potranno  sorpassanti
         giammai  se non immedesimandosi  in quelle
             ,
         bellezze  i ). Avreste potuto rendervene convin-
             (
         to colla lettura di quella allegoria che  scintilla
         di tratti originali, se aveste avuta  la pazienza
          (i) ScoUas.  vit. (T Asistnf. nel prole g. p.

                              Digitized by Google
   203   204   205   206   207   208   209   210   211   212   213