Page 207 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.  207
    riso maligno che gli sfuggì in quel punto , irri-
    tò sì fattamente  il giovinetto Zopiro , che oltre-
    passando di botto i termini della moderazione,
    disse ch’io non aveva  riferito se non il senti-
    mento di Platone, e che queste chimeriche idee
    non la vincerebbono giammai sul giudicio illu-
    minato  degli  Ateniesi  ,  e specialmente  delle
    donne che hanno sempre preferita  la tragedia
    alla commedia  1 ). Quindi scatenossi contro un
            (
    dramma che dopo due secoli di  sforzi odorava
    ancora  i difetti della sua origine.
       Conosco , diceva  egli a Niceforo ,  i vostri
    piò celebri scrittori. Ho letto piò volte tutt’i
    drammi di Aristofane, tranne quello degli uc-
    celli,  il soggetto del quale mi ha stomacato fin
    dalle prime scene: sostengo che non merita la
    riputazione che gode. Scnaa parlare di quel sale
    acre e pungentissimo, e di tante nere maligni-
    tà, con cui ha ricolmi i suoi scritti} quanti pen-
    sieri oscuri  quanti giuochi insulsi di parole ,
           ,
    quale ineguaglianza di stile
                   ( 2 )!
       Aggiungo, disse Teodetto interrompendo-
     lo, qual eleganza, qual purezza di  frasi  qual
                          ,
     ( 1 ) Ulpian. in  Demost. p. 681 . Piai,  delle legg;
       t. 2 , p. 658.
    l. 2 ,
     (2)  Pini, nel parag. fra Aristof. e Menand.  t. a.
    p, 853 e 854*
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