Page 205 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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      Anacarsi. L’ammollirebbero piuttosto: una
    volta che ne fosse dominata,  si disporrebbe ad
    esserlo una seconda. Osservate di fatti che que-
    st’anima è come divisa in due parti (i): l’una,
    sempre in movimento e sempre bisognosa  di
    appassionarsi, preferirebbe  i vivi pungoli del
    dolore  al tormento insopportabile del riposo;
    l'altra che non si occupa se non a frenare l’im-
    petuosità della prima, ed a procurarsi una cal-
    ma che  il tumulto dei sensi e delle passioni non
    possono intorbidare. Ora gli autori tragici non
    vogliono già stabilire questo sistema di pace in-
    teriore. Essi non isceglieranno mai per loro pro-
    tagonista un nom saggio e sempre simile a sè
    medesimo: un tal carattere sarebbe troppo dif-
    ficile ad imitarsi , e non colpirebbe del tutto la
    moltitudine. Essi rivolgonsi alla parte più tene-
    ra e più cieca della nostra anima:  la scuotono,
    la tormentano, e, penetrandola di terrore e di
        la sforzano a satollarsi colle proprie la-
    pietà ,
    grime e col proprio cordoglio, di cui per cosi
    dire è famelica (2).
      Che cosa sperare ormai da un uomo che
    dalla sua infanzia ha fatto un esercizio continuo
     (1) Idem ivi p. 606 e 606.
     ^3) Idem ivi p. 006.



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