Page 204 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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io4     VIAGGIO D ANACARSI
         di forme che il rendono più attaccato alle appa-
         renze che alla realtà: dissimulazioni si frequenti
         che sembra affettare per fino  le qualità ch’egli
         possedè. Tutto il suo forte  si è di far comme-
         die d’ogni cosa; e quest’è l’uomo, di cui  il co-
         mico fa commedia a vicenda. Il terzo è model-
         lato su nuova proporzione. Una ragione più forte
         delle sue passioni gli diede un carattere vigoro-
         so ed uniforme.  Egli  si colloca a  livello degli
         avvenimenti e non  si lascia strascinare da loro
         come uno schiavo  vile: ignora se gli accidenti
         funesti  della  vita sieno beni o mali : sa unica-
        mente che sono conseguenze di quell’ ordine ge-
             al quale  si crede tenuto di obbedire.
        nerale ,
        Gode senza rimorsi  percorre la sua carriera in
                   ,
        silenzio , e vede senza pericolo accostarsi a pas-
        si lenti la morte.
           Zopiro. Dunque non è vivamente afflitto,
        quando è privato di un padre, di un figlio, di
        una sposa , di un amico ?
           Anacarsi. Egli si sente lacerar le viscere;
        ma fedele  ai suoi principj , s indura contro  il
        dolore  ( i ) , e non lascia sfuggirsi nè in pubbli-
        co nè in privato lagrime e grida inutili.
           Zopiro. Queste grida e questi pianti solle-
        verebbero l’anima sua.
         ( l ) Piai, della repubb.  I.  io,  t.  a, p. 6o3.


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