Page 199 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. I f(0
suoi nemici sono essi esenti d’ infamia? Egli se
la prende sulla loro nascita, sulla lor povertà,
sui loro difetti personali. Quante volte non rim-
proverò ad Euripide l’ esser figlio d’ una erba-
juola (i)! Egli era fatto per piacere alla gente
onesta, e parecchi suoi drammi sembrano non-
dimeno destinati unicamente a gente perduta
nel libertinaggio e pieni d’iniquità ( 2 ).
Nicejoro. Abbandono Aristofane, quando le
sue arguzie degenerano in satire licenziose j ma
10 ammiro allorché penetralo dalle calamità
,
della sua patria, s’innalza contro coloro che la
ingannano coi loro consigli (3)j quando con
questo fine attacca senza riguardo i pubblici ora-
tori, i generali, il senato, il popolo stesso. La
sua gloria si accrebbe, e si ampliò da lontano.
11 re di Persia disse agli ambasciatori di Lace-
demone che gli Ateniesi sarebbero in breve as-
soluti signori della Grecia, se volessero seguire
i consigli di quel poeta (4).
Anacarsi. E che mai vale un detto del re
di Persia, e qual fiducia poteva meritare un au-
( 1 ) Aristof. nei cav. v.ig. Idem negli Acarn. v. 477 .
( 2 ) Idem ivi v. 1275 . Plutar. nella compar, d’Ari-
stof. t, 2 . p. 854 .
( 3 ) Idem nelle rane v. 658 .
(4) Idem negli Acarn. v. 6 \ 6 ,
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