Page 201 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA;  r  20 1
     Oltreché questa sorte di licenza veniva perdo-
     nata  quando non feriva la costituzione stabili-
       ,
     ta , Aristofane accompagnava le sue arguzie con
     certi correttivi fatti cadere con destrezza. « Que-
     ll sto popolo, diceva egli  , opera senza riflettere
     » e senza connettere: esso è duro, collerico  (  i ),
     » non mai satollo di lode: nelle sue assemblee
     » rassembra un vecchio  clie intende a mezza
     » voce, e che nondimeno si lascia condurre co-
     li me un fanciullo >  cui  si presenta una ciam-
     » bella  ; ma per tutto altrove  si mostra pieno
     » di spirito e di buon senso.  Egli sa d essere
     » ingannato e lo soffre per qualche tempo: po-
     li scia riviene dal suo errore, e finisce col pu-
     lì nire coloro che hanno abusato della sua bon-
     » tà (2) n.  Il vecchio compiacendosi dell’elo-
     » gio, rideva de’ suoi difetti, e dopo  essersi
     burlato de’ suoi Dei, de’ suoi capi, e di sè stes-
     so, continuava ad essere come per lo innanzi su-
     perstizioso, ingannato e leggiero.
       Uno spettacolo  si pieno d’indecenza e di
     malignità ributtava i piò saggi ed  i più illumi-
     nati della nazione. Erano talmente lontani dal
     considerarlo come  il sostegno de’ costumi , che

      (i) Arislof. nei cav.  v. 4o.
      (a) Idem, ivi v. 4 6, 760  , naa e i36a.



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