Page 198 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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198    „ VIAGGIO d’aKACARSI
         imposto silenzio all’Areopago: non sarebbe re-
         stato alcun rifugio, se i nostri autori non aves-
         sero avuto  il coraggio d’esercitare la pubblica
         censura.
           Non si ha da dire coraggioso uno che la fa
         da malvagio, risposi io, quando  la sua scelle-
         raggine resta impunita. Paragoniamo  i due tri-
         bunali , dei quali or ora avete parlato : veggo
         in quello dell’Areopago giudici integerrimi, vir-
         tuosi, discreti  , che gemono di scoprire un col-
         pevole , e non lo condannano se non dopo averlo
         convinto: veggo nell’altro scrittori appassionati,
         forsennati , talvolta subornati , cercare dapper-
         tutto vittime , onde immolarle  alla malignità
         del pubblico , supponendo cbe sieno delinquen-
         ti, esagerando  i vizj, e facendo  il più crudele
         oltraggio alla virtù, vomitando le medesime in-
         giurie contro lo scellerato e contro  l’ uomo dab-
         bene. Quale strano riformatore non è quell’Ari-
         stofane, cbe fra tutti avea più spirito e talento,
         che conobbe meglio  l’arte fina dello scherzo,
         e che si abbandonò più di  tutti ad una feroce
         mordacità! Dicesi  ch’egli componesse  i suoi
         drammi nel delirio dell’ ubbriachezza  ( 1)  : direi
         piuttosto in quello dell’odio e della vendetta. I
          (1) Aten.  I.  10, c.  7, p. 4 * 9 -




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