Page 194 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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194     VIAGGIO o’aNACARSI
         te dell’ assemblea. Essi proponevano di scegliere
         un recìnto più angusto e di aumentare  il prez-
         zo dei sedili, che non sarebbero più occupati
         che da persone  colte. Fu risposto che un  tal
         progetto non poteva conciliarsi nè con la natu-
         ra , nè con gl’ interessi del governo.  I nostri
         spettacoli,  altri dicevano, non sono celebrati
         con tanta magnificenza se non in grazia del po-
         polo e dei forestieri. Da un’ altra parte  si ver-
         rebbe a distruggere V eguaglianza che deve re-
         gnare fra i cittadini: inoltre si verrebbe a perdere
         il danaro che i forestieri spendono in questa cit-
         tà in tempo delle feste.  >
            Replicarono i primi: perché non sopprime-
         re i cori e la musica, come si comincia a fere
         nella commedia? I cori obbligano gli autori a
         urtare ben sovente contro  il verisimde. Fa di
          mestieri che  i personaggi del dramma,  tratti
          per amore o per forza nel vestibolo d’ un pala-
         gio, od in qualunque altro luogo allo scoperto,
          vengano a svelarvi  i loro più intimi segreti , o
         a trattare di affari di Stato alla presenza di pa-
          recchi testimoni , sovente condottivi senza moti-
          vo: che Medea vi pubblichi  i progetti orrendi
          che volge in animo: che Fedra vi palesi una pas-
          sione che vorrebbe nascondere a sè medesima :
          che Alceste moribonda  vi  si faccia trasportare



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