Page 245 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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           •  NELtiA GRECIA.  2^0
    fa guerra: inoltre, depose le armi senza averle
    disonorate; e di là nacque il proverbio:  i Mile-
    éj furono un tempo valorosi  ( i ).
      L'intèrno  della città è decorato con mo-
    numenti delle arti, e ne’ suoi contorni vi spiccano
    le ricchezze della natura. Quante volte non ab-
    biam noi passeggiato sulle rive del Meandro, il
    quale, dopo aver ricevuto in se parecchi fiumi e
   bagnato  le mura di parecchie città,  si spande
   con giri  tortuosi in mezzo di quella pianura
                             ,
   che si gloria di portarne  il nome e va superba
   de’ suoi doni (2)  ! Quante volte nssisi sull’ er-
   bette che coprono le sue sponde fiorite, in mez-
   zo a situazioni incantatrici, non potendoci  sa-
   ziare nè di quell’aere, nè di quella luce, quanto
   dolce altrettanto pura (3), sentivamo un deli-
   zioso languore che ci entrava nell’anima, e la
   iàceva per così dire ebbra di felicità I
    (1) IMilesj furono un tempo molto forti nel guer-
   reggiare, e , secondo Strabone, fabbricarono molle  cit-
   tà. Allorché interrogarono Coracolo se dovessero soc-
   correre  i Samj, fu loro risposto: nraXai'iroTi  ntrav
   tx\x.t(À9t MiXtio-iot , responso che passò poi  in pro-
   verbio ; Aten.  I. 12  , p. 6a3. Aristof, inFlut.  v. ioo3.
    (2) Erodot.  I. 7,  c. 26 . Strab.  I. 12  , p. 677 e 678.
    (3) Idem l  1 ,  c. 143. Pausati. L 7  c. 6 , p. 633
                      ,
   e 636. Chandl. viag. in Asia c. 21, p. 78.

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