Page 71 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.    \
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     sua commissione. Sembra che Euripide preferi-
     sca di cedere al suo genio piuttosto che assog-
    gettarlo , ed abbia in vista piuttosto  i’ interesse
     della  filosofi*, che quello dell’ argomento. Nel
    capitolo seguente rileverò  altri difetti,  alcuni
    de’ quali sono comuni con Sofocle. Non avendo
    però nè l’uno nè l’altro giammai oscurata  la
    loro gloria , se ne debbe conchiudere che le bel-
    lezze che adornano le opere loro sono d’ un ge-
     nere superiore. Fa d’uopo inoltre aggiungere io
    favore d’ Euripide, che  la maggior parte dei
    suoi drammi, avendo una catastrofe funesta, pro-
    ducono il più grande effetto , e lo fanno riguar-
    dare come il più tragico de’ poeti drammatici ( i ).
    Il teatro offriva messe abbondante d allori ai ta-
    lenti che egli dimostrava. Da Eschilo fino a noi,
    nello spazio di quasi un secolo e mezzo, una
    quantità di autori si presero la cura di spianare
    © di abbellire le vie che  il genio si era nuova-
    mente aperte. Dipende dalle loro produzioni il
    farle conoscere alla posterità. Accennerò soltan-
               i cui successi od i vani sforzi
    to alcuno di quelli ,
    possono rischiarare la storia dell’arte ed istruire
    coloro che la coltivano.
             discepolo di Tespi
       Frinico ,        e  rivale di
     ( 1  ) Aristot. della poet. c.  i3,  t.  2 , p. 66*.


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