Page 68 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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£ 8 VIAGGIO d’ ANACARSI
denti anteriori e relativi all’ azione. Ivi riferisce
la sua genealogia , o quella de’ principali perso-
naggi (i)j ci ammaestra sul motivo che lo fece
scendere dal cielo, se si tratta di un nume; o
che lo fece uscir dall’avello, s’ è un mortale. Ivi
si limita
per fersi riconoscere dagli spettatori ,
a declinare il suo nome: Io sono la dea Vene-
re. Io sono Mercurio Jìgliuol diMaja. Io sono
Polidoro figlio d’Ecuba. Jocasta son io. An-
dromaca son io ( 2 ). Ecco come si spiega Ifigenia
nel presentarsi sola sul teatro (3) : « Pelope fi-
i> gliuol di Tantalo, venuto essendo a Pisa, spo-
rt sò d’Enomao la figlia, da cui nacque Atreo;
wd’Atreo nacquero Menelao ed Agamennone:
» quest’ultimo sposò la figlia di Tindaro; ed
» io Ifigenia da questo imeneo ho ricevuto la
» luce (a) ». Dopo tale genealogia , con tanta
grazia posta in parodia in una commedia di Ari-
stofane (4) , la principessa racconta a sè mede-
, nella Fenis nell'Elettr.ec.
( 1 ) Eurip. nell Ere.Jur .
(a) Idem nell Ippol . negtjonj, in Ecub. nella Fe-
nis. in Androm.
(3) Idem nell Ifigenia in Tauride
(a) Il Brumoy che cerca di palliare i difetti degli
antichi , comincia la scena da queste parole che non
sono in Euripide : „ Sciaurata Ifigenia ! debb' io dnn -
„ que rammentare le mie sventure „ ?
(4) Ariste fi. negli Acarn. v. 4?-
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