Page 63 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.   63
     te il partito di uno scrittore .che inspirava l’a-
    more dei doveri e della virtù, e che stendendo
    i suoi sguardi più lungi, annunziava altamente
    che non si dovevano accusare gli Dei di tutte
    quelle passioni vergognose, ma  gli uomini che
    loro le attribuivano (i); e siccome facea tanta
    forza sui dogmi importanti di morale, fu collo-
    cato nel numero de’ saggi  ( 2 ), e sarà in ogni
                  2
    tempo riputato  il filosofo della scena (3).
       La sua eloquenza, che talvolta degenera in
    vana prolissità (4), non l’ha guari meno reso
    celebre fra gli oratori in generale , e  fra quelli
    del foro in particolare:  egli persuade colle sue
    animate espressioni, e convince colla destrezza
    con cui fa nascere proposte e risposte (5). Le
    bellezze che  i filosofi e gli oratori ammirano ne-
    gli scritti di Euripide, sono difetti reali agli oc-
    chi de’ suoi censori. Questi sostengono che tante
     ( 1 ) Euripid. negli Ionjv. 44  • neltErcol. fur.v. i34i.
     ( 2 ) Esckin. in Tim. p. 2 83. Oracol. di Delf pres .
    lo Scol. di Arista/, nelle nubi v. i44*
     (3) Vitruv. nella prefaz.  I. 8 . Aten.  I.  4.  c. 16  ,
        l. i3,
    p. 168 ,  c.  1 ,  p. 56 1 .  Sesto Empir,  contro  i
    gramm.  I.  1 ,  c.  i3, p. 279 .
     (4) Arista/, nelle rane  v.  1 101 . Plut.  dell' udit.
    t.  2 , p. 45.
     (5) Quintil.  I. io, c.  1 , p. 632, Dion. Grisost. oraz.
    5a, p. 55i.
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