Page 65 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA. GRECIA.  •  . v  65
    ca nel costruire versi  facili. Come faceano nel
                    e tutti quelli che
    loro genere Platone , Zeus! ,
    aspirano alla pérfezione ,  egli giudicava le pro-
    prie produzioni colla severità d’ un rivale , e le
    coltivava colla tenerezza d’un padre  ( 1 ). Ebbe
    a  dire una volta: « Che tre de' suoi versi  gli
    » aveano costato tre giorni di lavoro. — Ne avrei
    » fatto cento in vece tua,  gli disse un poeta
                      rispose Euripi-
    » mediocre. — Lo credo bene ,
    » de , ma non avrebbero vissuto più di tre gior-
    ». ni  ( 2 ) ».  *  :  .  :
      Ammise Sofocle ne’ suoi cori l’armonia fri-
    gia (3),  l’oggetto della quale  è d’inspirare
    la moderazione, e che conviene  al culto degli
    Dei  (4).  Euripide complice delle innovazioni
    che Timoteo faceva nell’antica musica (5), adot-
    tò quasi tutti i modi , e specialmente quelli chè
    per dolcezza e mollezza s’accordavano col carat-
    tere della sua poesia. S’ intesero per  la prima
    volta sul teatro con istupore suoni effemmiuatt
    e talvolta poggiati replicata mente sopra una sii—
     (1) Longino ivi c.  i 5 , p. 108. Uìon. Grisost.  ivi.
     (2) Valer. Mass.  I. 3 ,  c. 7, esterni tu  1.
     ( 3 ) Aristof. ap. lo Scol. della vita di Sofocle.
     (4 ) Plat. della repubb.  I. 3 ,  t.  a, p.  399.
       Pìut. se al vecchio ec.
     ( 5 )         t.  2, p. 795.
      Tomo X.           5
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