Page 59 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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              imxÀ GRÈCIA.  *  5g
     me forti  sensibili , e perciò appunto interres-
     santi  ; anime scosse rial le calamità, senza restar-
     ne oppresse, e senza fame pompa orgogliosa.
     Riducendo  1’ eroismo  alla sua giusta misura
     egli abbassò  il tuono della tragedia, e bandi
     quelle espressióni che da una immaginazion fu-
     riosa furono dettate a Eschilo, e che por&vano
     Io spavento nell’anima dello spettatore.  Il suo
     stile, come quello d’Omero, è pieno di forza,
     di magnificenza, di nobiltà, di dolcezza  ( 1 ), e
     per fino nella pittura delle passion i le più vio-
     lenti , si adatta felicemente alla dignità dei per-
     sonaggi (z).  *  •  '  •••  •  •  •  1  '
       Eschilo dipinge  gli uomini più  grandi di
     quello che possono essere; Sofocle li dipinge co-
     me dovrebbero essere , Euripide come sono di
     fatti (3). I due primi avevano negletto passioni
     e situazioni, che il terzo credette capaci di pro-
     durre grandissimi  effetti. Rappresentò talvolta
     principesse infiammate d’ amorose passioni  ,  e
     che non respiravano che adulterio e misfatti (4);
     talvolta re degradati sotto le avversità, al punto
      (1) Dion. Grisost. oraz. 62, p. 662. Quintìl. L io*
     p. 632 . Scol. vita di Sof.cte.
      (2) Dion. d' Alicarn. ivi.
      ( 3 ) Aristot. poet.  c. 26, t  2, p. 673.
      (4 ) Aristof. nelle rane  v. 874, e 1086. .  .


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