Page 111 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SPARTA FINO ALLE GUERRE PERSIANE. 101
Aassero, rispose « che eran sepolte dove soffian due venti ecci-
» tati da gran forza, dove la percossa ripereote , e dove il danno
» è soprapposto al danno.»' Ma come intendere quest’enimma?
Per combinazione, uno spartano, di nome Licante, essendo an-
dato a Tegea, entrò nella bottega d’un fabbro. Mentre ammi-
rava i lavori di lui e con lui discorreva il fabbro gli racconta
,
(come cosa degna di più maraviglia de’ suoi lavori) che volendo
scavare un pozzo nella sua corte, aveva trovato una bara lunga
sette cubiti ; e conteneva un cadavere della stessa lunghezza. A
questo racconto, Licante congettura che quel cadavere fosse
d’Oreste; e ripensando alla risj^wsta dell’ oracolo, trova che i due
venti sono i due mantici della fucina, la percossa ripercotente è
l’ancudine che respinge il martello, o il danno soprapposto al
danno è il ferro sul ferro, chiamato a qhet modo perchè il fer-
ro, pensava, fu trovato a danno degli uomini.’ Fatta questa sco-
|)erta, andò subito a Sparta a comunicarla a’ suoi concittadini
;
e questi, con una finta accusa, l’esiliarono perchè i loro nemici
non sospettasser di nulla. Ritornò dunque a Tegea, raccontò al
fabbro dell’esilio a cui era stato condannato, e gli chiese in
affitto la corte. Dopo tante difficoltà l’ ottenne, e ci passò ad abi-
tarla; allora fece lo scavo desideralo ; e trovate 1’ os.sa, le portò
subito a Sparta. Da quel momento (è un gran mezzo a conse-
guir la vittoria la coufidenza nella medesima) 1’ armi spartane
^
(ùrono vittoriose.
Si volsero allora a far acquisti a oriente e a nonioriente
verso Argo, e tolsero a questo la città di Tirea. Non lo soffri-
rono in pace gli Argivi, non tanto per quella perdita in sè,
quanto perchè Tirea gli rompeva la comunicazione colla Cinu-
ria, provincia marittima che s’estendeva a oriente della Laco-
iiia fino al capo Maleo, e che dipendeva da loro che l’avevan
conquistata dugento anni prima. Tentarono quindi, verso il 547,
di ricuperare quella città; ma quando furono sul punto di ve-
nire a battaglia, si convenne fra i due popoli, a risparmio di
sangue, che combattessero soltanto trecento guerrieri dall’ una e
dall’ altra parte ; se avessero vinto gli Argivi, Sparla doveva re-
stituir Tirea; se gli Spartani, avrebbero questi ottenuto tutta la
fiinuria. Ognuno dei due eserciti dovè tornare alla sua città, le-
' EroJ. 1 , 67.
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