Page 224 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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       214     LEZIONE QUATTORDICESIMA
       Ti’gca non avesse fatto ossi^n are a quei magistrati che le for-
       tificazioni ismichè non gim’erebbero a nulla, quando  gii Ate-
       niesi  ai  alleassero con  Morilonio  ;  giacché ,  in  quel caso  ,  la-
       |)enisola  resterebbe  a|)crta  al  nemico  dulia parte  del maro.
       Ouest’oss<*rvaziono convinse  gli  Efori,  i quali, benché  fosse
       notte  , ibeero partirò sul mtanento iiOOO Spartani e 3o,000  Iloti
       (sette per ogni Spartano) sotto  il comando di Pausania che era
       reggente pi'l suo cugino Plistarco, ancora minorenne, figliolo di
       Leonida. Quando,  la mattina dopo,  gli ambasciatori  si presen-
       tarono  agli  Efori  e dichiararono che la loro pazienza era al
       colmo, che sandibero parliti, e che Atene, abbandonala  da
       Sparta,  si farebbe amica della Persia,  gli  Efori risposero pro-
       testando che l’annata era in marcia e a  quell’ ora doveva es-
       ,s<>r già entrata in Arcadia. Gli ambasciatori, maravigliati, s’ af-
       frettarono  a  raggiungerla.  Parti con  loro un  altro coq>o di
       .Sotto uomini di grave «rmalura, scelti fra  i Lacedemoni pro-
       vinciali.
          Mardonio, informalo subito dagli Argivi che lo forzo degli
       Spartani s’eran mosse jter andargli contro, détte foco ad Atene
       e ne devastò  il  territorio  :  fin  allora  l’ aveva risparmiato per
       la speranza d’accordarsi cogli Ateniesi. Ciò fatto,  si recò col-
       l’esercito nella Beozia dove s’accampò sulla ripa  sinistra dol-
       1’ Asopo. Preferi d’incontrarsi  coi nemici  nella Beozia, perché
       la natura del terreno  in quella  provincia ora  più favorevole
       allo manovre della sua cavalleria  ; e anche perché  si trovava
       più vicino a città amiche che lo avrebbero «occorso di viveri e
       protetta , al bisogno , la sua ritirata.
          Intanto  l' armata lacedemone continuava  la sua marcia^
       All’ismo fu raggiunta dallo forze di  tutti  gli alleati  del  Pelo-
       ponneso  ; a Eieusi  trovò un rinforzo di 8000 Ateniesi coman-
       dati da Aristide, cosicché l’era composta, fra tutti, di 110,000
       combattenti  , quando piantò il campo presso la destra dell’ Aso-
       po, sulle  colline  d’ Eritrea.  Il solo fiume la divideva dall’ar-
       mata nemica che era forte di 300,000 Persiani, e di 50,000 Greci
       ausiliaQ.
          Dopo alcuni giorni  passati  nell’ inazione , Mardonio- fece
       assalire  i Greci da tutta la cavalleria. La comandava Slasistio
       uffiziale di gran riputazione  fra  i  suoi,  notevole  pel vigore
       della persona come per  la ricca armatura ond’ era  coperto. I
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