Page 232 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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               LEZIONE QUINDICESIMA.
                 SlIPnEMAZIA D’ ATENK.


          Dopoiliè la vitloria di Platea ebbe liberalo la Grecia dalla
        presenza dei barbari, gli Ateniesi ritornarono a torme nel loro
        paese dai vari luoghi dove s’ erano ricoverali colle loro famiglie.
        La campagna era dc\ astata, la città ora un mucchio di rovine  ;
        chè  la vendetta  di  Mardonio non aveva risparmiato se non
        (pielle poche case dove avevano  alloggialo  i capi dei Persiani.
        Pareva dunque che Atene fosse caduta nel massimo della debo-
        lezza e della miseria  : eppure ora per rinascere
              Dalle ceneri sue fatta più bella,
        e per mostrare in poco tempo che la sua  forza, realmente, era
        più grande che  mai.  Il primo pensiero  dei reduci cittadini fu
        di rifabbricar la città.  I privati dovevau pensare a conto  loro
        alle proprie abitazioni : la ricostruzione dei templi , che «i do-
        veva fare a pubbliche spe.se,  fu rimessa a un altro tempo. Te-
        nrislocie e Aristide (sollevalo in modo formale dal  resto della
        pena dell’ ostracLsmo dopo la battaglia  di Salamina) pensarono
        doversi prima occupare a mettere in sicuro  la  città fortifican-
        dola. Quindi  fu decretato  il rialzamento delle mura,  il di cui
        recinto doveva essere ampliato in vista della futura grandezza
        d’ Atene.
          Mentre  s’ era iper dar principio a quell’opera patriottica,
        ecco una deputazione di Sparta dov’'era arrivata la notizia del
        progetto degli Ateniesi e n’aveva ferito al vivo l’egoismo e la
        gi'losia. La deputazione però si presentava in un aspetto « con
        uno scopo apparentemente  tutto benevolo.  « Invece d’inalzar
        » delle ‘mura  , gli Ateniesi farebbero meglio ad accordarsi cogli
        » Spartani affine di demolire tulle quelle che sussistevano an-
        » cora  al di fuori del Peloponneso.  Cosi, jn una nova inva-
        » sione,  il barbaro non troverebbe nessun luogo fortificato che
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