Page 240 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 240

,
        230     LEZIONE QUINDICESIMA.
                 *
                      (.
        tracce di una corrispondenza tenuta da  lui con Temistocle, che
        parvero p.rovare la complicilà di (pieslo nel tradimento. Kra egli
        vero? Tucidide' ne dà  la notizia senza  pronunziarsi  sulla ve-
        riUi 0 fal.sità della colisi imputala a Temistocle. Plutarco * dice
        che l’ausania, (piando lo vedile espulso da Atene,  lo messe alla
        conoscenza de’ suoi progetti e  l’ invitò istantemente a unirglisi;
        madie lui ri.scrisse allo Sparlano i>er di.sapprovarlo, o rifiutando
        iiualunque  [larlecipazione.  dosi vorremmo.  Jla  se fosse stato
        cosi, quelle lettere avrebbero  fatto manifesta la sua generosità
        di  sentimenti, non  la sua col|>a. t molto ingegnosa l’opinione
        del  Bulvver, ^ che Temistocle fosse d’accordo con  Pausania,
        non nell' intenzione di tradir la Grecia ai Persiani, ma nel de-
        siderio  di vedere abbattuto  il governo di Sparta da una rivolta
        degl’ Iloti; e ciò nella speranza che per  gli avvenimenti con.se-
        ciilivi, gli occhi di unti si sarebbero rivolti al vincitore di Sala-
        mina, al fondatore della potenza marittima greca. Comunque sìa,
        gli Spartani afferrarono  1’ occasiono di s'oddi.sfare pienamente  il
        desiderio nutrito da tanto tempo di vendicarsi di Temistocle, e
        l’accusarono ad Atene corno complice di Pausania. Fu subito
        stabilito, che degli Ateniesi e degli Spartani insieme lo persegui-
        la.v'cro [ter arrotarlo in (pialuiujue luogo.
          L'esulo, che aveva previsto questo pericolo, s’affrettò ad
        allontanarsi e da Argo si condusse a Corcira.  I Corciresi erano
        ben  di.s|)osli  i^-r  lui: ma non  si  vollero cimentare  a proteg-
       gerlo contro Sparta c Atene  , o lo tragittarono sulla costa oppo-
       sta deU’lipiro. Si trovò cosi fra  i Molossi,  il più potente popolo
       di quella regione.  11 loro  re Admeto gli  era nemico,  jierchò
       aveva cercato una volta di fare alleanza cogli Ateniesi e Temi-
       stocle era stato causa che la domanda di  lui  fòsse  rigettata. Ma
       pure aveva fatto  l’ idea di  recarsi in Asia o gli era giocoforza
       attraversar quel paese. Fortunatamente il re era assente  : l’esule'
       si pre.senta alla sua moglie per moverla a pietà del suo stato  ; e
       lei  gli suggerisco d’assidersi presso  il focolare, tenendo fra le
       suo braccia  il bambino del re.  lisa quello  il modo più solenne
       di supplicazione prcs.so  i Molossi. Quando Admeto tornò e vedde
       Temistocle in queU’atteggiamento, e sepia? chi era e che pericolo
          ‘ I, 135.
          ® Temisi, ^ 23.
          * Alene y ec. Lib. IV , c, 2,
                                   -ongl
   235   236   237   238   239   240   241   242   243   244   245