Page 537 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DALLA MORTE DI PIRRO ALLA HATTAOLÌA DI SELLASIA.  527
    Leonida, una straniera. Con quell’accusa ottenne che fosse de-
    posto dal trono; e  gli fu sostituito  il suo genero Gleombroto,
    che era della stirpe reale.
       Finito  il tempo dell’eforato,  i nemici d’Agide s’adopera-
    rono in modo da farlo conferire a persone tutto avverse a  lui.
    I novi efori mossero subito in accusa Lisandro a motivo della
    legge che aveva proposto. Allora Agide e Gleombroto si decisero
    ad agire in modo rivoluzionario; cacciarono gli efori  ; ne nomi-
    narono dei novi, fra  i quali Agesilao; si crearono una difesa ar-
    mando la gioventù; liberarono  i prigionieri; e senza spargere
    una stilla di sangue, avrebbero potuto effettuare  le riforme se
    non ci fosse stato di mezzo Agesilao  colla sua avarizia. Aveva
    costui molte terre e molti debiti  ; e le prime voleva conservarle,  i
    secondi distruggerli.'Si détte dunque a persuadere gli amici che
    non era opportuno  il fare contemporaneamente lo due operazio-
    ni  , e che bisognava prima annullare  i debiti, poi spartire  i ter-
    reni. Gosi fu stabilito; e  le obbligazioni che avevano nelle loro
    mani  i creditori, furono tutte raccolte e bruciate sulla pubblica
    piazza in mezzo, alla moltitudine festeggiante.  Si doveva dopo
    passare a quell’ altra operazione; ma Agesilao  le trovò di tutte
    per farla sempre differire; e non era effettuata quando, nel 238,
    Agide parti alla tosta  dell’ armata  in soccorso degli Achei che
    guerreggiavano cogli F.toli. Mentre lui e isuoi soldati destavano
    1’ ammirazione dei popoli che attraversavano colla loro disciplina
    e colla loro condotta (la sola speranza d’ una condizione miglioro
    aveva già prodotto dei  frutti ), Agesilao commetteva  in Sparta  -
    gravi disordini ed esorbitanze tiranniche. La gente povera, cre-
    dendosi ingannata  , s’irritò e tumultuò;  i  nemici d’Agide se'
    n’approfittarono e prepararono una rivoluzione che scoppiò ap-
    punto mentre Agide ritoniava. In grazia  di quella rivoluzione
    fu rimesso sul trono Leonida. Agesilao  fuggi, Agide e Gleom-
    broto  si ripararono in un  tempio.  Gleombroto fu poi salvato
    per le preghiere di sua moglie Gleonide,  figliola di  Leonida:
    ma Agide fu levato proditoriamente dal tempio, strascinato in
    una prigione e impiccalo. La sua madre e la sua nonna chiesero
    di poterlo vedere. Anfarete, uno degli  efori, lo permesse senza
    nessuna difficoltà. Entrate che furono nella prigione, e’ chiuse le
    porte, e trattenne seco Agesistrata, mentre la vecchia Archidamia
    entrava soia nella stanza del supplizio. Gome credè che questa
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