Page 542 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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              LEZIONE TRENTATREESIMA.
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          DALLA DATTAGLIA DI SELLASIA FINO ALLA 'RIDUZIONE
             DELLA GRECIA A PROVINCIA ROMANA.
         Era del tempo che gli Etoli erano stanchi di vivere in pa-
       ce. Anelavano una guerra, e per soddisfare quella tendenza che
       avevano alla devastazione e alle ruberie, e per desiderio d’ in-
       debolire gli Achei della di cui potenza erano invidiosi e paurosi.
       Il timore però che avevano  d’ Antigono Dosone  gli fece star
       quieti loro malgrado  : ma morto lui  ,  s’ adoperarono di far na-
       scere dei pretesti di guerra. Nel 224, Figalea, città del Pelopon-
       neso,  sul confine  della Messenia, era entrata nella loro lega.
       Loro dunque ci mandarono Dorimaco, giovane audace e avido,
       vero etolo, come per guardare quella città e  il suo territorio;
       ma net fatto, per avere agio di spiare gli affari del Peloponneso.
       D’accordo con  lui,  i  pirati  etoli  si gettarono, nel 221, sulla
       Messenia, e ne depredarono  il bestiame. 1 Messeni se ne lamen-
       tarono con Dorimaco. E’ non se ne détte nemmen per inteso, e
       le depredazioni si rinnovarono. Fu allora costretto a comparire
       dinanzi agli efori  di Messene  ; e  gli  fu parlato con tanta fer-
       mezza, cbe si ritirò pieno di confusione e di dispetto. Da quel
       momento, giurò che si sarebbe vendicato  ; e colle lusinghe del
       ricco bottino cbe si poteva fare nella Messenia indusse gli Etoli,
       che del resto non desideravan di meglio, a moverle guerra. Ma
       anche prima che la fosse dichiarata tegolarmente, lui e Scopa,
       suo  partigiano, raccolsero della truppa e partirono per andare
       contro  la Messenia. Attraversando  delle  terre degli Achei, le
       saccheggiarono. Arato dunque  gli dichiarò la guerra, e parti
       subito per incontrarli:  gli  attaccò a Cafie, presso Megalopoli,
       ma fu battuto.
         I vincitori  , imbaldanziti da questo successo, continuarono
       anche più attivamente le loro devastazioni
                          :  per cui  gli Achei
       mandarono a chiedere aiuto a Filippo, il novo re di Macedonia,
       e a tutti  i loro alleati. Degli ambasciatori  di questi e Filippo
       stesso s’adunarono subito a Corinto, dove il giovane re fece con-
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