Page 545 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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RIDUZIONE DELLA GRECIA A PROVINCIA ROMANA.  535
     superiore alla sua, colla quale fu attaccato, alla foce dell’ Aoo,
     dal pretore Levino che lo costrinse a bruciare tutte le sue navi.
       Poi s’adoperò a suscitargli contro  la Grecia,  e nel 211
     s’alleò, a questo scopo, cogli Etoli. Le condizioni  dell’ alleanza
     erano, che gli Etoli avrebbero  il possesso  di  tutte  le città che
     potessero conquistare dal loro paese fino alla metà dell’ Epiro, e
     che Roma non prenderebbe che le spoglie di guerra. Accederono
     a quel trattato gli Elidesi,  i Messcni, Pleurate re d’ Illiria, Sparta
     e Atene.
       La guerra, cominciata  in quello stesso anno,  si prolungò
     fino al 205, ma non poteva esser condotta  in modo  più  lan-
     guido  : era perchè Roma  s’ occupava più  volentieri delle cose
     d’ Italia  di dove voleva cacciare Annibale  ; e  dell’ altre parti
     guerreggianti  , nessuna aveva tal superiorità da riportare un  ri-
     sultato decisivo. Anche la lega achea aveva già perso una gran
     parte del suo vigore. È vero che E’ilopemene  di  Megalopoli le
     rese qualche po’ di vita riformando  e ridisciplinando  l’armata
     che nella guerra delle due leghe s’era disorganizzata; è vero che
     ricavò qualche frutto da questa riforma, riportando una vittoria
     eugli Spartani e uccidendo  il loro re Macanida  : ma anche que-
     sta  vittoria non deciso punto  la contesa. Quindi, nel 205, fu
     fatta la .pace fra Filippo e  i Romani  :  i quali  la conclusero vo-
     lentieri, « perché tutte  le forze della repubblica essendo dirette
     » verso l’Affrica, o’ volevano, per ora, esser liberi da ogni altra
     » guerra. »  ‘
       Pei Romani, dunque, era piuttosto una tregua  ; nè diversa-
     mente la considerava Filippo. S’ affrettò anzi a render più sicuro
     il suo paese dalla parte della Tracia, impadronendosi  di  varie
     città del littorale. Era questo un provvedimento opportuno ma
                              :
     tutt’ altro che opportuna era la guerra che mosse ad Attalo re di
     Pergamo e a Rodi, giacché non serviva che a dissipar  le sue
     forze  tutt’ altro che opportuno  l’ invio  di 4000 Macedoni ad
       ;
     Annibaie fuggiasco d’ Italia, e le devastazioni commesse nel ter-
     ritorio degli Etoli e degli Ateniesi. Con quell’invio e’ provocava
     lo sdegno di Roma, mentre non giovava punto ad Annibaie: con
     quelle devastazioni fomentava la divisione fra  i Greci e aumen-
     tava  i pericoli suoi e di loro.
       Gli Ateniesi infatti e gli Etoli reclamarono a Roma, chie-
                               *
       ' T. Livio, XXIX, 10
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