Page 548 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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538     LEZIONE TRENTATREESIMA.
        fece capire che voleva che Nabide facesse equilibrio agli Achei ^
        come Filippo agli Etoli  : che vuol dire che non voleva punto che
        la Grecia vivesse in forte concordia, sebbene, ipocritamente, gliela
        raccomandasse tanto, partendo da essa.
          Ne parti con tutti  i soldati nel 194, Lasciava gli Etoli mal-
        contenti per aver ricevuto, dopo  la guerra colla Macedonia,
        soltanto la Locride e la Focide, mentre credevano d’ aver diritto
        alla Tessaglia e all’ Acarnania. Partito dunque Flaminino, e’det-
        tero sfogo al loro malcontento  ; e mandarono in Asia al re An-
        tioco per invitarlo a venire in Grecia e fare insiem con loro la
        guerra  ai Romani. Antioco rimandò  le promesse  le più lusin-
        ghiere; e loro, malgrado  l’ esortazioni di Flaminino che era tor-
        nato apposta per farli durare nell’ alleanza romana, decretarono,
        alla sua presenza, la guerra contro Roma. Siccome  e’ chiedeva
        una copia di 'quel decreto, lo stratego Damocrito gli rispose in-
        solentemente che gliel’ avrebbe portato lui stesso con un’ armata
        fin sulle ripe del Tevere.
          Presa quella determinazione, gli Etoli passarono ai fatti e
        tentarono d’ impadronirsi di Demetriade, di Calcide e di Sparta.
        Demetriade, la presero; Calcide, no. Quanto a Sparta, ci pote-
        rono andare ingannando Nabide a cui protestavano grande ami-
        cizia:  poi,  colto  il destro, trucidarono  il  tiranno. Avrebbero
        potuto allora attirar facilmente  nel  loro  partito  la  città  : ma
        essendosi abbandonati, dopo la morte di Nabide, al più ingordo
        saccheggio, la irritarono talmente che  molti ne furono uccisi,
        e' gli altri costretti a ritirarsi. Approfittandosi di quest’opportu-
        nità, andò subito a Sparta con un’ armata Filopemene
                               ; e par-
        lando nell’ assemblea, la persuase a unirsi alla lega achea.
          Ecco a ravvivare un po’ le speranze degli Etoli Antioco III
        re di Siria. Ma contro le sue promesse, e’ non condusse seco che
        10,000 uomini  ; e non trovò altfi alleati, in Grecia, che  i Ma-
        gneti, gli Atamani, e alcuni abitanti dell’ Elide e della Beozia,
        mentre  gli  Etoli  gli avevano fatto credere che tutte quante le
        città greche  si sarebbero, al suo arrivo, dichiarate per lui. Se
        avesse dato retta ad Annibaie che dopo  essere stato  vinto dai
        Romani s’era  ritirato presso  di  lui, avrebbe cercato subito
        d’unirsi a Filippo di Macedonia, e poi portato la guerra in Ita-
        lia ma Antioco invece non si ritenne dal provocare Filippo con
         :
        degl’insulti e col mostrarsi pretendente al trono  di Macedonia.
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