Page 551 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 551

RIDUZIONE DELLA GRECIA A PROVINCIA ROMANA.  541
                                '
    quella città, raduna della truppa a cavallo e va ad attaccare  i
    nemici ma per la loro superiorità è costretto a ritirarsi. Mentre
       :
    si ritira,  i nqmici  lo raggiungono e lo chiudono in una gola di
    monti, lo fanno prigioniero, e lo conducono a Messene dov’è
    gettato  in una prigione priva d’ aria e  di  luce. Molti Messeni
    mostrarono allora molta compassione per lui  : ma ciò non fece
    che affrettare Dinocrate a dargli la morte, a Quando fu venuta
    » la notte e  i Messeni  si furono ritirati nelle loro case,  e’ fece
    » aprir la prigione e ci mandò dentro  il carnefice con del ve-
    » leno. Gli ordinò di presentarlo a Filopemene e di non moversi
    » di là finacchè il prigioniero non l’avesse bevuto. Filopemene
    » se ne stava sdraiato sul suo mantello : non addormentato, ma
    «immerso  nel  dolore  e  nell’agitazione dell’animo. Quando
    » vedde  il lume e quell’ uomo vicino a lui con in mano la tazza
    « del veleno,  si sollevò a gran fatica , a motivo della sua debo-
    » lezza,  si messe a sedere, e prese  la tazza domandando al
    » carnefice se sapeva nulla de’ suoi cavalieri, massime di Licor-
    »  ta.  Il  carnefice  gli  rispose che  la più parte s’eran salvati.
    a Filopemene lo ringraziò con un cenno del capo, e guardan-
    » dolo con dolcezza,'»  a Tu mi dai, » disse a una bella notizia,
    » se è vero che  le cose  non  .ci siano  riuscite  interamente
    » male. »  ' E bevve, e peri quell’ energico sostegno della libertà
    e dell’onore della Grecia. «Siccome questa l’aveva  partorito
    » nella sua vecchiaia, e dopo tutti  i gran personaggi che aveva
    » prodotto, cosi l’ amò d’ un amore speciale, e lo chiamò T ultimo
    » de’ suoi figlioli. » *
      Appena ricevuta la nova della sua morte,  gli Achei s’in-
    fiammarono  di  nobile sdegno, e Licorta  gli condusse subito
    contro Messene. La  città  gli apri le porte  ; Dinocrate e molti
    de’ suoi partigiani, disperando di potersi salvare, s’uccisero da
    sé stessi ; molti altri furono presi dagli Achei e sottoposti ai tor-
    menti. Ma Licorta non aveva né la mente nè l’autorità di Filo-
    pemene  ; e però non potò impedire ai traditori, a quelli che
    s’ eran venduti  ai Romani  ,  di godere della morte dell’ eroe e
    levare alto la testa. Uno di questi era Callicrate. Mandato dagli
    Achei a Roma, invece d’eseguire  la commissione che aveva
    avuto, e’ tenne al senato questo discorso;  « Padri coscritti, di-
       •  Piai , Fìlopfm., 50.
       *  Id., iiiid., I.
                               Digitized by Google
   546   547   548   549   550   551   552   553   554   555   556