Page 66 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 66

,  ,
       50  ,     LEZIONE QUARTA.
       gala dal marito  non era che un’eccezione, e per motivi spe-
       ciali, se qualcuno otteneva la sposa senza sborsar nessun prez-
       zo. * Por pochi esempi che si cita, di fedeltà coniugalo, se ne
       potrebbe citar moltissimi d’infedeltà; per cui pare che amore
       vero fra  i due sessi, non ce ne fosse. E ciò era tanto comune nei
       costumi d’ allora, che l’incostanza non era considerala come una
       colpa, nè come una grave offesa  ; non solo Elena è trattata con
       gran rispetto dalla famiglia del rapitore e dai Troiani, a cui co-
       sta tante sciagure , ma dopo venti anni di convivenza con Pari-
       de, ritorna nella casa del suo marito oltraggialo, di cui continua
       a godere tutta la confidenza c la stima. Il fdare e  il to.ssere, oltre
       alle faccende domestiche, erano le occupazioni di tutte quante le
       donne libere o schiave, d’ ogni grado e condizione. Elena Già  *
                                 ;
       Penelope tesse  * Arcte, moglie d’ Alcinoo,
              ;
                 assisa al focolare, e cinta
             Dalle sue fanti  , e con la destra al fuso.
             Lane di Una porpora torcea
                       ;
       mentre Nausica,  figliola di  lei, va  al fiume in compagnia del-
       r ancelle a lavare  i panni.' Si nota con piacere ^questa sempli-
       cità di costumi che ci richiama alla mente la Rebecca e la Ra-
       chele della narrazione Mosaica.
               E multi imiei btDcheltiT*. L'an»
               Spedi* d' Acluile al bellicoso iìgUn,
               Cai pruiaet'-a T area aotiMIiu tiu giorno
                          ^
               Ed or ciimpieaa»  il marita|g|n  t numi
                         j
               Quindi cavalli e cueclù alla faiousa
              Ciltade de' Miniiid«ni condurla
               Doveano , e a firro che  >>u lor regnava:
              E alla Qglia d’ Alettore «partano  *
              L* altro  il gagliardo Mrgapente, nnla
                 I
                          ,
              Che d’ una acliiava «uà lardi gli nacque.  IV.
          ^   .... felice au lutti  olirà ogni detto
              Chi potrà un dì  nelle sue case addurti
              D* illustri carca outrali doni.  Odissea, VI.
                    L* egregia dori
              Che Nelro di  lei preso  a se congiunse
              Poscia eh* egli  elibe di dotali doni
              La vergine ricolma.  Odissea, XI.
          ^ È  infatti perchè vorrebbe  riconciliarselo  che Agamennone propone in
       moglie a Achille una delle sue  figliuole, promettendo  d* aggiungere  lui  stesso
       la dote :              *
               Qnal più d’eaaa  il talenta, • sposa el prenda
               Sema dotarla ed a Peleo la meni.
               Doterpila io nMdeaoM....  UUulSy IX.
          ® Odissea, IV.
          * Odissea, XIX.
          * Odissea, VI.
   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71