Page 62 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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52 ' LEZIONE QUARTA.
alla classe dei liberi; com’erano lasciati agli schiavi i lavori
servili, e particolarmente le faccende domestiche.
Pare che la monarchia fosse 1’ unica forma di governo nei
tempi eroici, giacché in tutti i più piccoli stati troviamo i re ; i
quali forse non eran altro, in origine, che i capi militari, o i
conquistatori dei paesi sottoposti a loro. In guerra, il re è il
i. movimenti militari: in pace,
cai>o dell’armata, e dirige tutti
amministra la giustizia, e offre, al bisogno, preghiere e sacrifizi
onde rivolgere sopra il suo popolo il favore degli dei. Non ha
altro distintivo che lo scettro, non altro corteggio che gli araldi.
Le sue rendite consistevano in un dominio che gli era assegnato
come appartenente alla sua alta posizione, e che gli sarebbe ve-
nuto a mancare quand’ e’ fosse caduto da quella ; * nei prodotti
de’ suoi possessi privati, che conservava anche perdendo il re-
gno ;* nei doni volontari che gli si faceva per amicarselo ; ® nei
tributi che imponeva ai sudditi, e in una piu larga porzione
delle prede fatte al nemico. * Il trono era ereditario ; ma per
conseguirlo però, non bastava il solo diritto di nascita. Si vo-
E il letto a molta cura io ripulii,
,
^ L’intarsiai d’oro, d’avorio e argento
Con arte varia, e di taurine pelli.
Tinte in lucida porpora, il ricinsi. Odissea, XXIII.
< Ulisse, disceso all* inforno, ci trova la madre alla quale domanda di
suo padre Laerte e di Telemaco suo Ggliolo che, andando a Troia, aveva la-
sciali in Itaca I
Nelle man loro
Resta . o passò ad altrni la mia riccheua
E ch’io non rìeda pio si fa ragione? OiHssea^\l.
^ Eurimaco che pure era nemico di Telemaco gli dice :
Qual degli Aciiei sara d’ Itaca il rege,
Posa de’ Numi onnipossenti in grembo.
Di toa roagioD tu il sai ; nè da' tuoi beni
Finoliè in Itaca resti anima viva,
Spogliarti uomo ardirà. Odissea, I.
5 Agamennone enumerando i doni che intende dare ad Achille per pla-
carne lo sdegno , dice che gli darli anche alcune citta le quali
son poste
Tutte quante sol mar verso il confine
• Doll’arenosa Filo, e dense tutte
Di cittadini clic di greggi e niandre
Ricchissimi, co’ doni al par d’un Dio
L’onoreranno, e di tributi opimi
Faran bello il eoo scettro. Iliade, IX.
^ Cosi Achille ad Agamennone :
Mio dell’ aspra guerra
Certo è il carco maggior, ma quando in mezzo
' Si diTìdoQ le spoglie , è tua U prima, Iliade, I.
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