Page 58 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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        48        l£ZIONE TERZA.
        motivo diverso. Poro avanti, parlando d’ Ercole, abbiamo accen-
        nato che aveva dei diritti al regno di Micene, e che però fu |>er-
        sogiiitato dal re Euristeo. Quei diritti, alla sua morte, gli eredi-
        tavano  i suoi  figlioli  ; e anche questi dunque furon |H>rseguitati
        ed esp\dsi dal re usurpatore. Si rifugiarono fra gli Ateniesi, dai
        quali furono accolli con molta amicizia. Euristeo chiese che gli
        fossero consegnati  ; e non ottenendolo, portò guerra nell’Attica;
        ma venuti a battaglia,  e’ cadde morto  j)er mano d’ Ilio, che era
        il maggiore degli Eraclidi (cioè discendenti d’ Ercole), come pure
        rimasero uccisi  lutti  i  figlioli di  lui. Dopo  quella  vittoria, gli
        Eraclidi andarono  [)er  rientrar nel Peloponneso  , ma trovaron
        sull’ ismo  le forze riunite degl’ Ioni, degli Achei e degli Arcadi
        disporti a contendergli  il passo. Ilio propo.se di decidere la que-
        stione con un duello fra lui e un campione dell’ armata nemica  :
        se vinces.se lui, gli Eraclidi riacquisterebbero  i loro pos.sessi  , se
        vinces.se l’altro, gli Eraclidi s’ obbligherebbcTO a non far valere
        i loro diritti |x*r lo spazio di tre generazioni.* Echemo d’ Arca-
        dia accettò la pro|>osla  , e  Ilio fu ucciso. Allora  i suoi fratelli  si
        ritirarono fra  i Dori,  il di cui re Egimio aveva già ricevuto dei
        Ixmefizi da Ercole. Passalo  il tempo della tregua,  i tre  fratelli
        eraclidi Teinene, Cresfonle e Aristodemo,  si decisero a rinno-
        var r impresa  ; e  i Dori, sia che volessero veramente soccorrerli
        per gratitudine agli antichi benefizi, sia che volessero piullosto
        afferrar quell’ occasione d’ occupare paesi più sani e più vasti
        abbracciarono la loro causa; e a nome loro e con loro alla lesta,
        si dires.st>ro contro  il Peloponneso, ottanUi anni dopo la guerra  *
        di Troia. Questa volta j)erò non cercarono d’ entrarci per l’ismo
        che si difendeva con molla facilità  ; ma attraversarono  il golfo
         occidentale, dove il canale é più stretto, salpando da Naupatlo.
           Egisto, che durante l’as.sedio di Troia aveva sedotto Cli-
         tennestra moglie d’ Agamennone  , tolse a questo, appena torna-
         lo, la vita, e s’ impadroni del trono a danno del legittimo erede
         Oreste, figliolo del re trucidalo. Ma dopo otto anni, Oreste ven-
         dicò  il  j)adre e ricuperò  il regno, uccidendo l’assassino e la
         sU's.sa Clitennestra che n’ era stata perfida complice. Ammoglia-
         tosi poi con Ermione figliola di Menelao, venne a ereditare anche
           ^ Uiodoro dice veramenU (IV , 58)  che la tregua pattuita fu di ÒO anni
         (ìrcàv TrsvTTÌ/.ovra) ; Erodoto (IX, ^6)  la  dice di 100 anni (c/aròv crccav) :
         ma  1* opinione comune è per lo spaato detto ucl testo.
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