Page 88 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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ilelittuosi d’ogni sorta. Quindi i leggendarii cristia-
ni rigurgitano di esempi siffatti, nei quali l’orrore
dei delitti imaginati è tale che veramente solo una
clemenza infinita ha forza di {wrdonarli. Fra questi,
come è naturale, figurano in varie guise parricidii
ed incesti, dei quali le due leggende di cui parliamo
non sono che varietà. Nel caso p<ji di S. Giuliano
come in quello di S. Gregorio, a differenza del
racconto di Edipo, c’ é realmente una colpa, gra-
vo, imputabile e punibile. Giuliano giunto a casa
airirnprovviso e trovati un uomo e una donna nel
letto maritale, crede aver sorpreso sua moglie in
adulterio, e acciecato dall’ ira li uccide ambedue,
accorgendosi jwi troppo tardi eh’ essi s^mo i sutii
genitori. È chiaro che con questo fatto il racconto
ili Edipo non ha di comune se non l’ idea generalo
di un qualunque parricidio involontario. Nella leg-
genda di S. Gregorio abbiamo un incesto volonta-
rio, seguito da un incesto involontario. Un principe
ha che fare scientemente colla propria sorella, e ne
nasce un figlio il quale divieu poi marito di sua
madre non conosciuta per tale. Qui la madre è
colpevole, Gregorio che è il figlio, non lo è, ma
come fiylio del 'peccato è tratto nelle conseguenze
dell’errore materno^ ed ha bisogno anch’egli di
purgarsi colla penitenza. Come nel primo racconto
la conchiusione cristiana, è che Giuliano non solo è
lierdonato ma diviene anche santo, in questo la
madre è i>crdonata e muore in odor di santità ed il
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