Page 86 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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vedova. Ma quella espressione « e non saj)eva die
quel fatto era sua sventura » non si giustifica se
non ammettendo l’ idea del più grave incesto. La
sola uccisione delibavo, avvenuta a caso, non si vede
(piale sventura gli recasse, poiché lo condusse al
trono, nè egli sapeva che T ucciso fosse suo avo. A
me par chiaro che manca anche la fine del racconto
in cui Tcroe venga a risapere la sua origine ed
a sentire così la sventura a cui sopra si accenna.
Anche come versione popolare e tradizionale del
mito di Perseo è interessantissimo questo racconto,
principalmente in quanto concerne la Luhia, che
trattiene le acque. Assai comune nei racconti
popolari è il fatto della fanciulla esposta ad un
mostro e liberata da un eroe munito di mezzi
soprannaturali, al quale poi si marita. Però gene-
ralmente questo fatto non ha le altre caratteristi-
che del mito di Perseo, come il racconto albanese,
ma per lo più fa parte del racconto tanto diffuso (*)
degli Animali riconoscenti o di quello dei Due
fratelli fedeli, che trovasi anche in Grecia
(*)
(') Cf. Grimra Kinder und-IIausin. N.” 60, KSliler iu
Or. und Occ. II, p. 115. I racconti Afgani riferiti in Or.
und Occ. I, pag. 751 seg., probabilmente provengono dal
racconto di Perseo e Andromeda. Questo racconto loca-
lizzato a loppe, dove anche a Maudeville era mostrato il
sasso di Andromeda, ivi è rimasto popolare, c di là de-
v’ essersi diffuso in Oriente. Cf. Scliwartz, Der Urspr. der
Myih. pag. 94.
(*) Hahn. Or. tind alban. Murchen I, 166 sogg.; II, 214