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     essere conseguente a se stesso, chia
     ma più volontieri apparizioni (º).
     Perciocchè il pensiero, la cui mer
     cè l' intelletto esercita le sue fun
      zioni, consisterebbe nell' atto che
      riconduce all'unità le varietà delle
      percezioni, ora nella formazione dei
      coneetti, ora giudicandone, o rife
      rendo le percezioni alle idee o no
      zioni che vi corrispondono, ed ora
      finalmente raccogliendo parecchie
      idee sotto un'idea più generale, o,
      sotto un più elevato e sublime,
      diversi giudizi. L'intelletto sarebbe
      quindi la intrinsecamente o per se
      stesso attiva capacità di rappresen
      tare, per la quale riduciamo ad
                      e -  º - a   ,  . º?
            -
                - ---  i s  i             -
        (") Non però apparenze, come traduce
      il Sig. Cons. Degerando; allorchè trova
      misterioso ch'elleno ci vengano presentate,
      che noi le riceviamo, e che non apparten
      gano ciò non di meno agli oggetti   a
                                  -
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