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E l’arte greca incontrò
              quella indiana


                l Buddha avvolto in   Eredità. Zona di
                una drappeggiata   frontiera fra mondi di-
             Itunica greca; un la-  versi, Gandhara venne
              scivo sileno del corteo   occupata nel secolo
              di Dioniso che regge   successivo dalle popo-
              sulle spalle una divini-  lazioni iraniche. Fu in
              tà induista; gli stupa, i   questo periodo che
              monumenti buddisti,   fiorì l’arte gandharica:
              adorni di elleniche   un mix culturale in cui
              foglie di acanto. Cosa   i protagonisti della
              c’entra l’arte greca con   religione buddista,
              il Buddha? Chiedetelo   riletti secondo la
              ad Alessandro Ma-  tradizione locale e
              gno, che secondo la   contaminati da ele-
              tradizione raggiunse   menti indiani e iranici,
              Gandhara nel 327 a.C.   vennero rappresen-
              Benché l’occupazione   tati insieme a oggetti,
              macedone di questo   personaggi e costumi
              antico regno esteso   di tarda derivazione   K. GARRETT
              tra gli attuali Pakistan   ellenistica.
              Settentrionale e   Ecco così spiegati i
              Afghanistan Orientale   pilastrini con capi-  rotta, un animale ogni 30 metri, con la massa del-  SILENI D’ORIENTE
              fosse stata breve, gli   telli di tipo greco che   la fanteria disposta negli intervalli, in posizione leg-  Sopra, le mura
              abitanti assorbirono   sorreggono le statue                                         medioevali di Balkh
              la cultura ellenistica   in pietra del Buddha,   germente arretrata. Lo schieramento (v. schema nel-  (Afghanistan): qui
              dei dominatori. E   gli abiti, le pose e le   la pagina precedente) era completato da un secondo   sorgeva Baktra,
              continuarono ad    acconciature elleniche   contingente di cavalleria e carri all’estremità orienta-  l’antica capitale della
              averci a che fare dalla   (modificate secondo   le della linea di battaglia, pronto a contrastare i ten-  Battriana.
                                                                                                  In alto a destra, testa
              fine del II secolo a.C.,   la moda locale), gli   tativi di aggiramento nemico sul fianco più esposto.  di sileno scolpita nel
              quando gli Indo-Greci   dèi marini e il seguito   Come per molte battaglie antiche, le informazioni   regno di Gandhara
              di Battriana, un regno   di Dioniso che gli   che possediamo sull’ultima grande vittoria di Ales-  (fra Pakistan e
              ellenistico fondato dai   abitanti di Gandhara                                      Afghanistan), che fiorì
              successori di Alessan-  scolpirono sui loro   sandro sono approssimative e difficili da interpreta-  nei primi secoli dopo
              dro, si espansero nelle   rilievi architettonici   re: si possono cercare però alcuni punti fermi, attor-  Cristo.
              loro terre.        per oltre sei secoli.  no ai quali ricostruire lo scontro.
                                                        L’esercito indiano apparve ai Macedoni “come le
                                                       mura di una città, con le cortine intervallate da gran-
                                                       di torri”. Poro contava moltissimo sui suoi pachider-
                                                       mi da guerra, e metterli in condizione di non nuo-
                                                       cere era il problema tattico fondamentale che Ales-
                                                       sandro doveva risolvere, anche perché bastava la loro
                                                       presenza a innervosire i cavalli dei suoi reparti scelti,
                                                       dai quali dipendeva il successo macedone.
                                                        Alessandro, che aveva a disposizione circa 11mi-
                                                       la uomini secondo la fonte più attendibile (il suo
                                                       luogotenente Tolomeo, ripreso da Arriano), schie-
                                                       rò la cavalleria (circa 5mila uomini) a scaglioni sul-
                                                       la destra, e la falange (6mila uomini) sulla sini-
              CORBIS/GETTY IMAGES                      stra, di fronte agli elefanti e alla fanteria indiana.
                                                       Si stava preparando ad attaccare l’ala sinistra ne-
                                                       mica: una scelta apparentemente poco vantaggio-

              Statua gandhara                          sa, perché da quel lato era difficile aggirare la linea
                                                       di Poro, protetta dal fiume; ma Alessandro aveva
              di un bodhisattva
              (illuminato), del II-III                 una carta vincente. Il combattimento venne aper-
              secolo d.C.                              to dagli arcieri a cavallo macedoni, che provocaro-
                                                       no l’avversario: stanchi di venire bersagliati senza


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