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IMPERO ROMANO
L’ETÀ DI

LEGENDA
Province senatorie
Foresta di Teutoburgo Province imperiali
(9 d.C.)
Conquiste di Augusto
Germania Regni e territori vassalli
Gallia
Belgica Territori contesi
Principali battaglie
Gallia Lugdunense
Rezia Norico
Dacia
Pannonia Regno
Aquitania del Bosforo
Gallia Narbonense Dalmazia Mesia
M A R N E R O
ROMA Tracia

Tarraconense Macedonia Bitinia e Ponto
Lusitania
Acaia Asia Galazia Armenia
Cappadocia
Betica Azio
(31 a.C.)

Numidia Licia Panfilia Siria
Mauretania M E D I T E R R A N E O

Giudea
Africa Cirenaica

Egitto
M. PATERNOSTRO

elle sue memorie scritte poco pri- no a cederne qualche pezzo. E i grandi Diocleziano,
ma di morire nel 14 d.C., le Res ge- Costantino e Teodosio nel III-IV secolo ne avrebbe-
stae divi Augusti, Gaio Giulio Cesa- ro rinnovato gli splendori. Ma solo lui, Augusto, eb-
Nre Ottaviano Augusto si attribuisce be il merito di averlo costruito in tutte le sue com-
un’infinità di benemerenze. Ma nessuno oggi ose- ponenti, dal governo alla struttura amministrativa,
rebbe accusarlo di vanagloria: non si può negare dalla religione all’esercito. Solo lui fu capace di dare
che l’Impero romano l’abbia creato lui. Giulio Ce- stabilità a un popolo devastato da oltre mezzo seco-
sare (100 ca.-44 a.C.) l’aveva delineato con le sue lo di guerre civili e di trasformare un insieme incoe-
conquiste, ma senza dargli una forma di governo rente di territori, acquisiti assecondando le necessi-
né confini stabili. In seguito Traiano (53-117 d.C.) tà delle élites, in uno Stato in grado di rendere i Ro-
l’avrebbe portato alla massima espansione, ma solo mani (anche quelli delle province) fieri di esserne i
per costringere il suo immediato successore Adria- privilegiati cittadini, i preferiti dagli dèi.

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