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pensata in base al contesto in cui si trova, il tema meno tentare di farlo, con un nastro inevitabilmente
è alquanto collegato all’ambiente circostante. An- rosso. Nella parte superiore il ritratto di un parroco,
che se inizialmente è nata per un altro fine, è stata che spesso osteggia la rottura di matrimoni ormai fi-
riadattata come metafora dell’apparire scenico. Il niti da tempo con a capo uno dei motivi salienti,
volto coperto trasmette una dimensione negativa, quello sulla violenza; dall’altro lato della tavola, il
maligna. 17 Giugno, Molineddu Carmelo Iaria: profano, o ciò che convenzionalmente è tale, la don-
Questo luogo, in certi aspetti, mi fa provare delle na. Non tutto nella vita si può ricucire. È quando ri-
emozioni di forte inquietudine. Mi è sembrato fletto sulla profondità di queste opere che mi accorgo
giusto dare questa interpretazione, anche se poi quanto Molineddu possa essere un arricchimento
ognuno vede ciò che vuole. La bellezza del corpo culturale per la nostra persona, il nostro animo.
scultoreo contrasta con il volto cupo e arcigno. Un’immagine, una figura è più incisiva e comunica
Francesca: Da quello che mi fa intendere, non ai più. Pirozzolo, che collabora da una quindicina
considera Molineddu come un luogo incantato, d’anni ad intervalli, prova un senso di tranquillità e
idillico, bucolico? Carmelo Iaria: Niente affatto, con tale stato d’animo opera in relazione all’ambien-
è talmente carico di elementi così disparati fra te circostante. Anni prima aveva creato delle facce
loro che risulta tutto molto intenso e carnale, un sporche, cariche, umide di terra prospera. La terra
po’ anche grottesco. Francesca: Cosa pensa di ora le ha inglobate in sé come fossero un’unica so-
Bruno? Carmelo Iaria: Sono molto grato a Bru- stanza. Similare un’altra sua realizzazione: delle
no, è lui l’opera d’arte in continuo divenire. Anto- uova schiuse dentro, scalfite e incise per mettere in
nio Pirozzolo è uno di quegli artisti che mi ha col- rilievo altri volti ancora. Antonio Pirozzolo: Lascio
pito maggiormente, anzitutto perché essendo qui ciò che è degradabile, così la materia riprende ciò
professore in un liceo artistico ha saputo spiegar- che è suo. Quasi alla conclusione della visita a Bruno
mi diligentemente la sua arte pratica in rapporto incontro Piermario Laddomata, un artista alquanto
alle sue conoscenze teoriche, ma anche per la sua versatile ed eclettico. Nel 2006 realizzò un’opera
gentilezza e cordialità. Grazie a lui ho potuto co- scultorea raffigurante una croce lavorata su pietra. La
municare telefonicamente con Carmelo Iaria, suo crosta della roccia è stata solcata. Piermario Laddo-
collega, affini nel pensiero e nella manualità. Il mata: La cosa più brutta, con l’arte, diventa bella.
messaggio di Pirozzolo riguarda la violenza sulle La natura è un atto creativo. Inizialmente vi era una
donne, i femminicidi, un tema spesso banalizzato rete di metallo che assieme alla malta il maestro ha
e ridotto all’essenziale dall’esasperata diffusione fuso per creare un corpo unico. I fori permettono di
di notizie. Ma l’arte figurativa permette di toccare vedere da diverse prospettive, essendo situata in alto
con mano quel dolore, tramite i colori, le linee sotto “Sa Rocca Entosa”, nell’area devastata dalla
spezzate. Quest’installazione è al limite tra sacro frana. Oltre alle installazioni, Piermario si è dedicato
e profano: due tavole spezzate da cucire, o per lo anche alla pittura con “Verde Molineddu”, una tela
La natura e il tempo Piermario Laddomata (foto Giovanni Soletta)
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