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Arte-Cultura


                                                                      con delle forme stupende che poi sono le stesse for-
                                                                      me che lui usa in natura, cerchi perfetti, queste forme
                                                                      che si armonizzano tra loro tramite l’uso dei materia-
                                                                      li naturali: pelli, cortecce d’albero, quindi in questo
                                                                      nuovo gioco tra tecnologia, tra la tecnica e la natura,
                                                                      un discorso assolutamente in linea con tutto quello
                                                                      che succede nel contemporaneo oggi. La sua tenacia
                                                                      e  determinazione,  a  volte  crudità  della  realtà  così
                                                                      com’è, gli permette di affrontare con fermezza i fatti
                                                                      che la vita pone davanti al percorso di ciascuno di
                                                                      noi. Grazie a questi avvenimenti Bruno è così, e gra-
                                                                      zie a questo modo d’essere la sua arte colpisce nel
                                                                      profondo dell’animo. Termini forti usati con natura-
                                                                      lezza, Bruno non si sconforta dinnanzi a innumere-
                                                                      voli operazioni chirurgiche e all’evento catastrofico
                                                                      accaduto a Molineddu, anzi, come una fenice, che
                                                                      dalle ceneri rinasce, dalle macerie della frana, Moli-
                                                                      neddu dà vita ad “Arte evento e creazione”. Durante
                                                                      la giornata fuori porta, non solo ho approfondito l’ar-
                                                                      te di Bruno, ma ho anche intrapreso nuove conoscen-
                                                                      ze di altri artisti tramite le loro opere presenti a Mo-
                                                                      lineddu e tramite i racconti di Bruno stesso, come per
                                                                      esempio, per citarne qualcuna, opere pittoriche raffi-
                                                                      guranti Ophelie (Giusy Calia opere del 2011-2014)
                                                                      appoggiate sui corsi d’acqua che si distendono nel
                                                                      terreno. Giusy Calia: Io ho iniziato a lavorare sulle
                                                                      Ophelie  nel  2002,  è  un  lavoro  in  corso,  dietro  le
                                                                      Ophelie c’è una simbologia molto particolare, c’è un
                                                                      mondo altro in cui poter riversare i contenuti della
                                                                      mia poetica. Il prototipo delle Ophelie è pre-raffaeli-
                                                                      ta, nell’Ophelia ci vedo il legame con l’acqua, con
                                                                      l’inconscio, con il liquido amniotico, con la materni-
                                                                      tà, con l’infanzia negata, con quello che è l’idea del
                                                                      non essere legata al suicidio, andando incontro alla
                                                                      morte ma rimanendo più viva, è come un fiore che è
                                                                      stato reciso però mantiene intatta la propria bellezza.
                                                                      Ho lasciato  libera  ogni modella  di rappresentare
                                                                      l’Ophelia a seconda del proprio stato d’animo. Ophe-
                                                                      lia è legata alla natura, perché l’Ophelia muore in
                                                                      acqua, nel fiume, parte integrante dell’acqua, il suo
                        Diego Contu (Senza titolo)                    letto, la sua culla, il suo grembo e la sua bara, ma allo
                                                                      stesso tempo  è qualcosa  che la trasporta  come un
           “Ophelia  muore sull’acqua incon-                          viaggio nel mondo dei morti, l’acqua è un traghetto
                                                                      verso un altrove che è il suo sogno infranto. Perché a
           sapevole o forse consapevole di                            Molineddu? Perché Molineddu ha un suo fiume, un
                                                                      suo  corso d’acqua, perché sono le custodi di quel
           Amleto, perchè Ophelia si uccide,                          luogo. Le tre Ophelie presenti a Molineddu sono tre
                                                                      versioni particolari: l’Ophelia Japan, un po’ contem-
           Amleto no, per questo è reale, tocca                       poranea,  un’altra  è come  se fosse Biancaneve  che
                                                                      dorme ed è ricoperta di foglie, come delle piccole
           con mano l’amore e ne rimane bru-                          immaginette sacre. Mi sembra di lasciare un contri-
                                                                      buto a questo luogo, attraverso queste figure. Fran-
           ciata, Amleto lo respinge”                                 cesca: Le ritieni reali o surreali? Giusy Calia: Le
                                                                      ritengo sia reali che surreali, ottima domanda, reali




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