Page 499 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DALLA MORTE d’ ALESSANDRO A QUELLA D’ EUMENE. 489
del re, s’era reso con ciò amatissimo anche ai soldati. Per ov-
viare dunque al caso probabile che i Macedoni i quali milita-
vano sotte le suo bandiere disertassero dalla parte' di Cratero,
Eumene tenne colatissimo il nomo di lui ; fece credere che uno
solo fosse il generale nemico, cioò Neottolemo ; e gli pose di-
contro all’ ala comandaUi da (picsto, opponendo a Cratero un
corpo di barbari. Venne cosi alle mani e riportò una vittoria
completa; Cratero fu ucciso dai soldati; Neoltoleino, col quale
e’ combattè corpo a corpo, 1’ uccise lui stesso.
Bene altrimenti che a Eumene andavan le cose a Perdicca
che s’era recato in Egitto. Tolomeo era forse il più formidabile
nemico che j>otes.se avere. Appena avuto il governo di quel pae
se, e’ s’era condotto in modo ila conciliarsi la benevolenza di
lutti; e gettava cosi i fondamenti di quello splendido regno
greco-egiziano che doveva durar tre secoli. Aveva subito orga-
nizzato una numcro.sa armata di mercenari ; s’era afforzalo con
delle alleanze ; aveva avuto la scaltrezza di mettere il regno na-
scente sotto l’egida d’Alessandro, di cui aveva fatto trasportare
il cadavere ad Alessandria, dove ne onorò la memoria colla co-
struzione d’ un gran tempio e con giochi magnifici. S’era dun-
que preparato a fare una gagliarda resistanza a Perdicca. Ma non
ce no fu di bisogno. L’ invasore, essendo stato respinto da una
piccola fortezza chiamala il Muro dei cammelli, osò passare a
guado il Nilo. L’acqua del fiume era tanto profonda nel ihezzo,
che 2000 soldati perirono strascinati dalla corrente. Questa scia-
gura inasprì talmeirtc i -Macedoni che, fatta una congiura, sor-
presero Perdicca nella sua tenda o lo sgozzarono. Tolomeo fece
.subito raccogliere e portare a loro quei cadaveri diesi potò sal-
vare dall’ acqua e dai coccodrilli. Quest’ atto gentile fini di cat-
tivargli ì Matxnloni che già 1’ amavano e lo stimavano, od erano
andati a combatterlo contro voglia ; per cui gli offrirono istante-
mente la reggenza dell’ impero che per la morte di Perdicca ora
restata vacante. Ma lui, conoscendo che il posto offertogli era
tanto pericoloso, quanto invece era sicuro quello che già oix’u-
pava, rinunziò; e fece cadere la scelta sopra il generale Pitone
e sopra un altro generale che si chiamava Arrideo. Questi con-
.«ervarono jier poco tempo la dignità ricevuta. Furono costretti a
dimettersene in favore d’ Antipatro, per gl’intrighi d’ Euridice,
nipote d’ Alessandro, che era stata .sposata dal re Arrideo.
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