Page 58 - IL TASSELLO MANCANTE
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“Ma certo… ben volentieri. Facciamolo subito! E poi ci tenga al
corrente degli sviluppi, per favore. Speriamo che a Laura non sia
successo niente di irreparabile. E che quel bastardo di Antonio
abbia la punizione che merita!”
“Un’ultima domanda… voi conoscete per caso Renato Rei, il
lavorante del negozio di Roberto?”
“Non direttamente… è un ragazzo più giovane di noi, sui 25 anni
e Roberto non lo ha mai invitato alle nostre serate, anche perché
come persona non gli piaceva granché… Invece lo conosceva bene
Antonio. Frequentavano lo stesso bar, nel quale sperperavano
ogni volta un mare di quattrini nelle slot. Ma Antonio, ricco di
famiglia, poteva permetterselo… Roberto invece no, ci lasciava lo
stipendio… e poi era sempre in cerca di soldi.”
A testimonianza firmata, si salutarono e i due “investigatori” si
allontanarono…
Rimasti soli e tornati al più confidenziale tu, ripresero il fitto
programma della giornata, che prevedeva diversi sopralluoghi:
dalla casa del Neri al negozio di ferramenta, dall’abitazione di
Irene a quella di Antonio. Tutto si svolse come da copione, in
sintonia e quasi in allegria, con frequenti concessioni a sorrisi e
complimenti reciproci. Alla fine, la Palmieri disse:
“Beh… Adesso puoi anche riaccompagnarmi a casa mia. Per oggi
può bastare. Mi pare che abbiamo fatto davvero un buon lavoro,
possiamo essere soddisfatti!”
“A casa tua?” esclamò Luigi, celando un certo entusiasmo.
“Sì per favore. Ormai è tardi… per stasera non passo più in
Studio”.
“Perfetto… mi dai l’indirizzo?”
“Non puoi conoscerlo… è una strada nuova, in collina, ancora
senza nome. Prendi la statale verso Vallecrosia, poi te la indico
io. Ti chiedo soltanto di fermarti un momento dal mio meccanico,
sperando che sia ancora aperto… Voglio lasciargli le chiavi della
macchina in modo che domani vada a ritirarla e me la sistemi…
Non mi va di rimanere a piedi!”
I due si affrettarono verso l’auto, ripartendo velocemente. Dopo
una breve fermata presso l’Officina, ormai sul punto di
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