Page 53 - IL TASSELLO MANCANTE
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5 - LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
La brava Sandra era decisamente soddisfatta. Anche quel nuovo
incontro con il commissario Rinaldi era stato particolarmente
utile, e aveva abbreviato in modo significativo il suo lavoro.
Questo inconsueto modo di ‘lavorare insieme’ la facilitava
moltissimo, anche perché, più o meno inconsciamente, il buon
Rinaldi le permetteva di sbirciare documenti e informazioni che
avrebbe dovuto tenere segrete. Anziché trovarsi l’un contro
l’altro armati, una nella veste di difensore di Roberto, l’altro in
quella di potenziale accusatore, avevano raggiunta entrambi la
convinzione della sua innocenza. Era rimasto vittima di un
raggiro, un tentativo di complotto. E forse avevano già ben
chiaro chi ne fossero gli autori.
Sandra chiamò per fissare ora e dettagli per il loro prossimo
incontro, forse risolutivo:
“Buongiorno Rinaldi… Io ho terminato di scrivere i miei appunti
e sono soddisfatta del risultato. Se anche lei è pronto, mi dica
quando ci possiamo incontrare per concordare il piano di azione.”
“Farei verso mezzogiorno… mi hanno interrotto per alcune
vicende di routine e sono un po’ indietro. Le va bene se
mangiamo un boccone insieme prima di muoverci?”
“Perché no? Le chiedo solo se può venire a prendermi, ho dei
problemi con l’auto… stamattina faceva i capricci, c’è mancato
poco che mi lasciasse per strada… tra l’altro ho con me la borsa
con il PC e un paio di faldoni…”
“Ma certo, ci mancherebbe… Vedrò di arrivare un po’ prima,
verso le undici e mezza. Mi lascia l’indirizzo?”
“Mi troverà in Studio, guardi sul bigliettino… E’ in una
palazzina gialla, la noterà senz’altro. Mi faccia uno squillo
quando arriva davanti all’ingresso. Vedrà che se tutto va bene
riusciremo a sbrogliare la vicenda in pochi giorni!”
“Lo credo anch’io.” e aggiunse, tra sé e sé “Peccato, però…”
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