Page 8 - IL TASSELLO MANCANTE
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avviamento.  Il  motore  partì  immediatamente,  con  un  ronzio

            deciso e regolare… Il gozzo beccheggiando rivolse la prua verso il
            mare  aperto,  disegnando  dietro  di  sé  una  scia  briosa  e
            spumeggiante. Partito!

            Tutto  funzionava  alla  perfezione…  eppure  l’inquietudine  e
            l’ansia  che  avvertiva  dentro  di  sé  fin  dalla  prima  mattina  non

            accennavano a diminuire.
            Pensò  per  un  momento  alle  proprie  condizioni  fisiche…  stava
            forse covando qualche forma influenzale?… in quella stagione di

            tempo così instabile non ci sarebbe stato da stupirsi. Ma si fece
            forza e decise di continuare il suo giro… Dopo un bel tratto, si

            fermò, calò l’ancora e gettò l’amo… ma con scarsa fortuna. Dopo
            quasi  un’ora  aveva  preso  solo  tre  o  quattro  pesciolini.  Decise
            allora di ripartire, spostandosi più al largo.

            Per  un  paio  d’ore  tutto  filò  alla  perfezione,  in  perfetto  relax,
            mentre  il  suo  secchiello  cominciava  finalmente  a  riempirsi  di

            prede  più ambite. E intanto guardava il suo mare e la costa in
            lontananza,  ammirato  come  se  li  vedesse  per  la  prima  volta…
            Ogni  tanto  si  era  concesso  qualche  lungo  viaggio  in  giro  per  il

            mondo,  ma  solo  per  ammirare  panorami  naturali…  mai  per
            visitare popolose città o caotiche località turistiche, che preferiva

            vedere soltanto in cartolina. Innamorato di quei luoghi, quando
            si  allontanava  anche  per  pochi  giorni,  non  vedeva  l’ora  di
            tornare... La sua vita era lì… bastava percorrere poche miglia al

            largo,  per  trovarsi  al  centro  del  Santuario  dei  Cetacei Pelagos,
            dove  si  potevano  ammirare,  a  mezz’ora  da  casa,  enormi

            Balenottere  e  maestosi  Capodogli.  Da  qualche  tempo  era
            comparsa  perfino  una  famiglia  di  splendide  Orche  islandesi,
            decisamente  fuori  dalle  rotte  consuete…  Ed  era  meraviglioso

            osservare gruppi di delfini che si rincorrevano veloci, con le loro
            piroette e i repentini cambi di direzione, nuotando in libertà in

            mare aperto, anziché nelle vasche di un acquario. Lì aveva tutto.
            La pace, la tranquillità e, da qualche anno, anche la compagna
            che  aveva  sempre  sognato.  Una  ragazza  semplice,  dai  modi

            garbati  e  soprattutto  sincera  e  immediata.  Non  bellissima  ma
            decisamente  attraente…  un  tipo,  come  si  suol  dire.  Gli  era



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