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creatura fatta con l’argilla e resa viva dalla “parola di potere” dei Rabbini che a
loro volta si rifacevano al potere della Parola del “verbo divino” che aveva creato il
mondo.
Questo forse ci offre una plausibile spiegazione al perché verso la fine del XIX secolo
si sia voluto sopprimere il diapason a 432hz armonicamente ‘accordato’ alle
frequenze di cui sopra. E’ sorprendente scoprire che esiste un unico strumento
utilizzato per l’accordatura standard di tutti gli strumenti musicali: il suo nome è
Diapason a 440 hertz (oscillazioni al secondo), attualmente usato per la stragrande
maggioranza dei brani che ascoltiamo quotidianamente alla radio, in tv o attraverso
i nostri lettori MP3.
Il diapason di 440 vibrazioni non ha alcuna valenza scientifica. Può, quindi, questo
tipo di vibrazione disarmonica, agire da portatrice di stress, ansie e patologie di
vario tipo? Sì, potrebbe, in quanto è plausibile supporre che, se determinate
armoniche sono in grado di guarire un organo malato, le disarmoniche possano
farlo ammalare.
“Fin da quando venne adottato in Francia il diapason normale (che allora si
attestava a 435Hz), io consigliai venisse seguito l'esempio anche da noi; e domandai
formalmente alle orchestre di diverse città d'Italia, fra le altre quella della Scala, di
abbassare il corista (diapason) uniformandosi al normale francese. Se la
Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche,
di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola,
quasi impercettibile all'orecchio, ch'io aderisco di buon grado. Sarebbe grave,
gravissimo errore, adottare come viene da Roma proposto un diapason di 450
vibrazioni. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie
nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più
nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista
troppo acuto. Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il
mondo musicale. La lingua musicale è universale: perché dunque la nota che ha
nome LA a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un SI bemolle a Roma?” ...
Il grande musicista Verdi, in questa lettera datata 1884, non usa mezzi termini per
denunciare che qualcuno, in Vaticano (e suppongo non solo a Roma), ha voluto di
fatto sopprimere il diapason a 432 Hz.
La corsa all'acuto iniziò con l'adozione unilaterale di un LA più alto (440Hz) da
parte delle bande militari russe ed austriache ai tempi di Wagner, e tale diapason,
pur non avendo alcuna giustificazione scientifica o basata sulle leggi della voce
umana, fu in seguito accettato per convenzione a Londra (guarda caso Londra è uno
dei più importanti centri di potere dei massoni della Confraternita Babilonese, ndr)
nel 1939.
Da questo breve stralcio di eventi, si può subito notare come si sia cercato
deliberatamente di alterare la ricerca scientifica su questo strumento, portando così
ad una forzata disarmonia nelle frequenze musicali. Perché “deliberatamente”?
Semplicemente perché, una volta che si è entrati in possesso di un valore scientifico
riguardo ad un fenomeno ben preciso ,cambiarlo senza conoscenza e senza ragioni
equivale ad interferire.
Trasportare il diapason scientifico da 432 vibrazioni ad un diapason disarmonico di
440, è stato praticamente come condannarci all'esposizione di armoniche dannose
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