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energia,  centinaia di miliardi più piccolo di un  nucleo atomico.  Un  filamento di
                energia che è paragonabile a una cordicella, come quella di un violino, in continua
                vibrazione.
                Le varie visioni all’interno della teoria delle stringhe, e di quella denominata delle
                Superstringhe, prevedono oggetti essenzialmente a una sola dimensione che possono
                essere aperti o chiusi e che vibrano in maniera diversa tra di loro manifestando in tal
                modo differenti cariche energetiche che vanno a costituire i vari elementi subatomici
                più o meno  pesanti.  Così come una corda di violino può  vibrare in modi  diversi
                producendo differenti note musicali, anche i filamenti della teoria delle stringhe
                possono  vibrare  in più modi producendo,  a  seconda dell’intensità del  ciclo
                vibrazionale, particelle con massa e proprietà diverse tra di loro. Particelle, più o
                meno pesanti, che vanno ad arricchire il panorama definito dal “Modello standard”.
                L’attività coordinata  delle stringhe  giunge a creare  non solamente l’entità  dello
                spazio,  ma anche  quella del tempo.  La teoria  delle stringhe  allarga i  confini
                immaginabili dell’universo poiché prevede che debbano esistere ulteriori dimensioni
                spaziali in cui le stringhe possano esistere con le loro caratteristiche che portano a
                concepire fino ventiquattro dimensioni oltre a quelle che conosciamo.
                Ciò che accomuna la visione  moderna  della Teoria delle stringhe  a quella
                cosmologica dell’antico sciamanesimo druidico è il fatto che i filamenti di stringa
                non costruiscono di per sé un ente materiale. La stringa è da intendersi come una
                "unità vibratoria" immateriale  che con la sua vibrazione crea il fenomeno  della
                materia così come la percepiamo. Una stringa di energia che vibra all’infinito senza
                smettere mai.
                L’idea, sostenuta dai miti, del principio del Suono primordiale come evento che diede
                origine alla vibrazione, portando alla creazione delle forme, delle creature e dei
                fenomeni  dell’universo, indusse gli antichi sciamani  a concepire la  possibilità di
                attuare azioni creative basate sulla  musica. A questo  scopo gli  antichi  sciamani
                idearono  la Nah-sinnar, una  melodia che riproponeva in schemi matematici i più
                profondi e nascosti archetipi della Natura, rivelando di essere in grado di operare
                sulle cose e sugli esseri umani.
                Gli sciamani, nell’impiego della Nah-sinnar, usavano la voce e altri strumenti, come
                il flauto, attraverso i quali esprimere il proprio “koran”, il potere  interiore del
                respiro che veniva unito alle facoltà creative della Nah-sinnar.In tal modo gli antichi
                sciamani realizzavano azioni terapeutiche attivando i loro cristalli o comunicando
                con la loro musica un’esperienza di armonia propria del Silenzio interiore, in grado
                di suscitare benessere e  conoscenza.  Sempre  attraverso la Nah-sinnar, riuscivano
                anche a creare le “kels”, creature mitiche semi-viventi costituite dalla permanenza
                del suono vibratorio.
                Gli antichi sciamani impiegavano essenzialmente le kels come propri aiutanti magici
                al fine di difendersi dalle forze occulte che potevano aggredirli, ma se ne servivano
                anche per attuare azioni terapeutiche verso individui lontani o le utilizzavano come
                messaggeri nei sogni. Non disdegnavano, all’occorrenza, di usarle per osservare le
                mosse dei propri avversari oppure, come nel caso delle pratiche aborigene ancora
                oggi in uso, per neutralizzarli.
                Creature artificiali basate sulla  proprietà vibrazionale del suono, realizzate sullo
                stesso  principio  menzionato  dalla  tradizione  ebraica  che  narra  del  “Golem”,  la



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