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Per i lettori più inclini alla spiritualità, è interessante notare che le dottrine degli
               Iniziati hanno sempre fatto riferimento  al bisogno di “aumentare le proprie
               vibrazioni” per migliaia di anni se si vuole divenire capaci di percepire l’invisibile
               energia dell’universo. Come abbiamo dimostrato in alcuni dei nostri laboratori, in un
               arco di tempo relativamente breve un umano può essere portato a rispondere alla
               lieve pressione delle onde di torsione nella propria ”aura” attraverso il tocco. Con i
               più profondi  addestramenti, come quelli descritti nelle opere di  Rudolph  Steiner o
               Carlos Castaneda, il campo energetico umano può essere alla fine visualizzato. Nella
               Parte II discuteremo questa ingombrante evidenza allo scopo di dimostrare l’esistenza
               di questo campo energetico umano, che si comporta nei nostri corpi come componente
               delle onde di torsione.

                  SEMPLICI MOVIMENTI CREANO ONDE DI TORSIONE
                Alcuni esperimenti di Kozyrev sembravano, ingannevolmente, semplici, considerando
               gli effetti che egli fu in grado di ottenere. Per esempio, il semplice innalzamento e
               abbassamento di un peso di 10 kg esercitava una pressione torsionale su un pendolo
               alla distanza di 2-3 metri, un effetto che in grado di viaggiare attraverso i muri. Il
               pendolo adoperato come rilevatore era stato schermato in un vetro sotto vuoto, così
               da non far ottenere questo effetto dalla presenza di aria. Ancora una volta, la chiave
               dell’esperimento era l’extra-vibrazione  provocata  alla sommità  del filo, che con
               l’introduzione della tensione extra e  del movimento,  metteva le onde  di torsione in
               grado di  essere ricevute dal pendolo.  Quest’altro  esperimento mostra  che una
               semplice massa di 10 kg di peso si comporta come una spugna immersa nell’acqua,
               creando  piccole  “increspature  d’onda” nell’”acqua”  circostante  qualora  venga
               mossa su e giù. Siamo ancora di fronte ad una proprietà basilare della materia.

                   IL PESO INCREMENTA E DECREMENTA A CAUSA DI UN SEMPLICE MOVIMENTO

                In un altro esperimento simile, Kozyrev aveva una tipica bilancia a due gioghi usata
               per pesare, con un peso fisso sul lato destro, ed un uncino sul sinistro adoperabile per
               appendere  oggetti. Nel caso  di questo esperimento, venivano  appesi  all’uncino dei
               semplici pesi, solo che essi venivano attaccati a strisce di gomma che permettevano
               loro di essere facilmente montati sulla bilancia. Normalmente, con i pesi su entrambi i
               lati in una posizione stabile, il giogo rimaneva in equilibrio ad  un dato peso,
               misurabile sulla scala graduata. Kozyrev stabilizzava i bracci della bilancia con le
               mani  o con  una  morsa per impedire loro  di muoversi, e rimuoveva l’oggetto alla
               sinistra del suo
               uncino. Quindi, scuoteva l’oggetto su e giù sul pezzo di gomma per circa un minuto. E
               questo era tutto!
                Una volta fatto ciò, nel momento in cui lo scienziato andava  a pesare di nuovo,
               sistemandolo sulla bilancia in perfetta quiete, succedeva che il peso dell’oggetto fosse
               leggermente più  alto di prima. Perciò,  la bilancia dimostrerebbe la  graduale
               diminuzione del peso dell’oggetto, una volta che esso abbia rilasciato l’extra-energia
               precedentemente inclusa. Kozyrev notò l’importanza di non riscaldare con il calore
               della mano il braccio della bilancia, così optò per una morsa di metallo con la quale
               sostenerlo. E’  interessante  notare che  questo  test in  alcuni  giorni riusciva  con  una
               certa facilità, mentre in altri riusciva solo con grande difficoltà o per nulla affatto. Lo


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