Page 60 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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a. 1233) e i prevalenti latini, privilegiati interlocutori del sov-
                rano, ai quali si aprivano più larghi spazi di azione.
                Così essi poterono fondare la media e minore borghesia com-

                merciale,  artigianale,  dei  medi  e  minori  proprietari  di  beni
                fondiari e urbani privati (i "burgensatica"); dei proprietari che
                erano  anche  affittuari  di  fondi  di  enti  ecclesiastici,  oppure
                prestatori d'opera quali  salariati.  La loro avanzata definiva i
                nuovi quadri e i livelli sociali, ne articolava i rapporti. Inoltre
                segnava  la  fine  della  latinizzazione  dell'isola,  la  quale  si  ri-

                trovava  di-slocata  sulla  frontiera  dell'Occidente  cristiano  in-
                nanzi al mondo islamico.
                 FONTI E BIBLIOGRAFIA

                Tommaso Fazello, De rebus Siculis decades, Panormi 1560.

                M. De Vio, Felicis et fidelissimae Urbis Panormitanae selecta
                aliquot privilegia, ivi 1706.

                Historia diplomatica Friderici secundi; Acta Imperii inedita,

                Ignoti monachi Cisterciensis S. Mariae de Ferraria Chronica,
                a cura di A. Gaudenzi, Neapoli 1888.

                La Historia o Liber de Regno Sicilie e la Epistola ad Petrum
                Panormitane Ecclesie the saurarium di Ugo Falcando, a cura
                di G.B. Siragusa, Roma 1897.

                                                             2
                 Riccardo di San Germano, Chronica, in R.I.S. , VII, 2, a cura
                di C.A. Garufi, 1936-1938.

                Die Konstitutionen Friedrichs II. von Hohenstaufen für  sein
                König-reich Sizilien, a cura di H. Conrad-T. von der Lieck-

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