Page 58 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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un vasto programma di nuova costruzione o di riadattamento
                di  strutture  fortificate,  tutte  all'interno  dei  circuiti  urbani  di
                centri  quali  Catania,  Messina,  Siracusa,  Lentini,  Milazzo
                (Maurici, 1997).

                Un effetto di quelle sollevazioni parrebbe la deliberazione con
                la quale Federico negò nel 1233 agli stranieri e agli immigrati
                la possibilità di contrarre unioni familiari miste, per evitare,
                diceva, che la commistione di popoli diversi e l'innesto di cos-
                tumi stranieri incrinasse la virtù degli uomini e accrescesse la

                malvagità  dei  tempi  (Die  Konstitutionen,  1973,  III,  23).
                Risulta chiaro che Federico voleva soprattutto evitare e tenere
                fuori dal Regno ogni eventuale confronto fra esperienze poli-
                tico-culturali diverse. Perciò non può considerarsi contraddit-
                toria la successiva deliberazione del  1240, con la quale egli
                concedeva la possibilità di contrarre matrimonio con fanciulle
                regnicole a forestieri, a condizione che essi risultassero fedeli

                e costumati e che dimorassero nel Regno da almeno dieci anni
                ‒ noi diremmo integrati (Historia diplomatica, V, p. 772). Tut-
                tavia le preoccupazioni di Federico non appaiono tutte infon-
                date alla luce delle successive rivolte cittadine degli anni Cin-
                quanta.

                Infatti,  morto  Federico,  mentre  si  estendevano  le  lotte  (le
                "perturbationes")  per  la  successione,  alcune  comunità  dis-
                conoscevano sia l'autorità di Manfredi che di Pietro Ruffo, il
                quale tentò di stabilire un potere personale nell'isola. Più de-

                cisa era la volontà autonomistica che si manifestò a Messina,
                ove si promosse al governo cittadino, quale 'capitano', un per-

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