Page 65 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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Notizie storiche sul dialetto siciliano
La conformazione geografica di isola, ha certamente per-
messo al dialetto siciliano di mantenersi lontano da influenze
di confine. Il risultato è una certa omogeneità dei dialetti sicil-
iani, che comunque si distinguono per alcuni tratti fondamen-
tali.
Data la lunga e tortuosa storia della Sicilia, è difficile distin-
guere tutte le influenze linguistiche subite dalle diverse aree
dell'isola, che comunque si può dividere in parte orientale e
occidentale.
L'influenza latina nell'isola è stata molto forte, anche se piut-
tosto lenta e contrastata dalle lotte tra Roma e Cartagine. Lo
strato della popolazione che aveva acquisito il latino, comun-
que, non lo perse mai, neanche con le dominazioni greche ed
arabe, ma anzi lo rafforzò con diverse ondate di colonizzazi-
one culturale.
E' così possibile rintracciare, nel siciliano, due diverse ondate
di influenza latina. Una più arcaica, basata sul sistema
fonetico latino, con le vocali finali pronunciate sempre in ma-
niera chiara (non come negli altri dialetti italiani meridionali),
ed una più influenzata da correnti bizantine in cui si distin-
guono tre nuovi caratteri.
Si afferma la metafonia (cambio vocalico), tra Ragusa, Enna e
Caltanissetta, per cui le vocali cambiano sotto l'influenza della
"u" finale, come in "muortu" diverso dal femminile "morta", e
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