Page 74 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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Bummulu-Bubulios,
                                     Pistiari-Apestiein.

                2  Dai Romani, IV secolo a.C., è rimasto ben poco di questo
                Latino  antico,  perché  l’influenza  latina  scomparve  dalla  Si-
                cilia molto presto a causa della caduta dell’impero romano (Il

                latino che esiste ancora oggi e quello che risultò dalla rilati-
                nizzazione che fecero Ruggero II° e Federico II° in Sicilia e
                nella  bassa  Italia,  dopo  che  fu  fatto  il  regno  di  Sicilia).  Ci
                sono  comunque  ancora  delle  parole  di  latino  antico  che
                usiamo nel nostro parlare giornaliero:

                                   Siciliano  - Latino

                                  Muscaloru-Muscarium,

                                     Grasciu-Crassus,

                               Oggiallannu-Hodie est annus,
                                    Antura-Ante oram.

                3  Dai Cartaginesi dai Barbari dai Vandali e dai Goti invece
                non rimane nulla, poiché hanno soltanto  saccheggiato la Si-

                cilia in maniera brutale. Successivamente abbiamo subito l’in-
                fluenza dell’impero Romano d’oriente, che portò nuovamente
                il greco in sicilia.

                Nel 820 d. C. è la volta degli Arabi che hanno lasciato forte
                influenza nella lingua siciliana, che come quella greca ancora
                persiste. A seguire alcuni vocaboli che ancora usiamo:

                Siciliano,  Arabo,  Zibibbo,  Zbib,  Burnia,  Bumiah,  Cafisu,


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