Page 237 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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I BISCOTTI DI CLELIA





          «È arrivato papà? E mamma, è arrivata?».

          Dal  lettino  del  reparto  Covid-19,  alla  stessa  ora,  puntualis-
          sima, arrivava sempre quella vocetta sottile.
          Ogni  sera,  quando  passava  l’infermiera,  risuonava  la  stessa

          domanda.  E  ogni  sera,  arrivava  la  stessa  risposta.
          «Non ancora, Clelia. Non ancora. Riposa. Non preoccuparti.

          Vedrai che arriveranno domani».
          Clelia si rasserenava.

          Appoggiava la testa sul cuscino, si dava pace e ricominciava
          ad aspettarli. E si diceva che sì, prima o poi li avrebbe visti

          spuntare insieme, dalla porta. E l'avrebbero presa per mano,
          uno da una parte e l'altra dall'altra, e riportata a casa.
          Non erano le restrizioni, ad impedire quella visita, ma Clelia
          non era consapevole. C'era ben altro. Solo che il suo orizzonte

          si  era  fatto  sempre  più  stretto,  nel  tempo.  Dalla  vastità
          dell’universo, tutto  si  era ridimensionato  ad uno spazio  pic-
          colo piccolo, con poche certezze. E tutto quello che ruotava
          attorno alla quarantena, per lei non aveva alcun significato.

          Clelia  sapeva,  invece,  che  adorava  la  colazione.
          Le piacevano i biscotti. Quando arrivavano quei pacchi con le


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