Page 79 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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circo.  Incrociando il portinaio, sempre ironico, con la sua fac-
          cia tonda, gli parve di intravedere Mister Potato. Le hostess
          erano tutte Barbie, in attesa dei loro Ken. Al parcheggio l’as-
          pettava la bicicletta, il suo cavallo Bullseye.

          «Forse  –  si  disse  –  ho  trovato  l’antidoto  alla  mia  malattia.
          Forse  devo  solo  capire  di  essere  in  mezzo  ai  pinguini  di
          gomma col fischietto all’interno del becco. O agli alieni verdi
          del distributore automatico del Pizza Planet, che venerano il
          gancio  della macchinetta della pesca  a gettoni,  credendo sia

          una  sorta  di  divinità,  e  vivono  inconsapevoli  di  essere  solo
          destinati  a  diventare  il  passatempo  temporaneo  di  qualcuno
          che li farà a pezzi».

          Si sentì improvvisamente euforico.
          Salutò tutti, allegramente. Anche quelli che erano veramente

          indifendibili, piccoli bulli che sgomitavano e sgambettavano il
          prossimo,  nella corsa quotidiana ad accaparrarsi  un posto al
          sole.

          Aveva  voglia  di  brindare.  C’era  uno  spaccio  ancora  aperto.
          Comprò una bottiglia di poco valore, non potendosi permet-
          tere chissà che, ed un vassoio di pasticceria confezionata, che
          lo guardava con un’aria rinsecchita, sotto un velo di ciocco-
          lato stantio.

          Andando a casa, pensò  a quanto si può vivere serenamente,
          iniziando a fregarsene del resto del mondo.

          La moglie fu contenta di vederlo di buonumore.

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