Page 83 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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EMIILIO




          Emilio  continuava  a  sporgere  il  braccio  in  avanti,  facendo
          ruotare delicatamente una mano, come per salutare qualcuno.
          Quando iniziava a sentire la fatica, appoggiava piano la mano
          sul  bracciolo  della  sedia  a  rotelle.  Lasciava  passare  qualche
          minuto, a volte un quarto d’ora. Poi ricominciava. E trascor-

          reva così, da qualche giorno, tutta la giornata. E sul suo viso si
          spalancava una misteriosa beatitudine, che nessun altro poteva
          comprendere.

          Rosa aveva preso servizio da poco, in quella casa di riposo.
          Era entrata con tutte le preoccupazioni di chi si appresta ad
          affacciarsi in un mondo nuovo, diverso dal proprio. E i primi
          giorni si  guardava attorno con inquietudine, senza riuscire a
          muoversi,  come  un  piccolo  pesce  rosso  tirato  fuori  a  forza
          dalla sua boccia d’acqua. «Non ce la posso fare», diceva, so-

          spirando.

          Le altre, più esperte, la rassicuravano.
          «Ma sì, ma sì. Può sembrarti strano, all’inizio, vedere attorno
          solo persone così anziane. Possono sembrarti anche strane. Lo

          sono, ma sono come bambini. Non preoccuparti. Devi soltanto
          imparare a vedere le cose con i loro occhi. Vedrai, diventerà
          naturale, ci vuole solo un po’ di adattamento. Te ne innamore-
          rai».

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