Page 109 - Lezioni di Mitologia;
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LEZIONE OTTAVA.
Gli amori, le trasformazioni, i figli
e i terapli di Giove.
A diverse sembianze favoleggiarono i poeti che
sottoponesse la sua divinità il padre degli uomini
e degli Dei, onde essere dei suoi amori contento.
Dopo le nozze di Meti figlia dell'Oceano, che a mo-
struoso fato soggiacque , e quella pure di Temi,
amore lo prese della sorella; né la reverenza del
sangue comune protesse Giunone delusa. Il pudore
vietavagli di manifestare i voti nascosi nel cuore,
onde si cangiò in cuculo, e volò nei campi corintj
sul colle già detto Tronace, che Coccige quindi,
con greco vocabolo, fu per tal motivo chiamato.
Tempesta, comandata dal dio che a sua voglia il
cielo oscura e rasserena, coperse la terra di unica
nuvola: Giunone si rifuggì sull'accennato colle, dove,
simulando evitare il furore della procella, venne il
finto cuculo, e con ali umide e tremanti si pose
sulle ginocchia della dea, che impietosita lo celò
nella sua veste. Depose allora il mentito aspetto'.
NiccoLiNi. Lqì. di M'd. ecc. 13