Page 111 - Lezioni di Mitologia;
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colpe di Giove, poiché i semidei celebrati dai versi
dei greci poeti, dai quali comincia l'istorica Mito-
logia, devono a queste colpe la gloria dell'origine
e la felicità delle imprese.
Calisto, l'emula di Diana, felicissima fra tutte
le ninfe (se Giove non le avesse rapito il pudore
mentendo le forme della dea, i di cui studj se-
guiva) diede alla luce Arcade: e la costellazione
cui dà il suo nome stancava gli occhi dei greci
nocchieri, poiché, come dice Omero, è per essi in-
tatta dai lavacri dell'oceano, cioè non tramonta.
Danae non difesa dalla torre di bronzo (tanta è
la possanza dell'oro!) deve a Giove l'esser madre
di Perseo, di quel famoso che liberò Andromeda
bella, benché bruna pel colore della sua patria.
Argo e Sarpedone (che tanta lode ottenne pu-
gnando sotto le mura d'Ilio) furono figli di Deida-
mia, da Giove delusa.
Che dirò d'Ercole, prima lode di Giove, che in
tante imprese vincitore stancò la fama, ma non l'ire
della matrigna? E noto a tutti che tanto figlio ebbe
Giove da Alcmena, che ingannò colle sembianze
d'Anfitrione marito.
Né minor vanto di Giove partorì Semole, punita
della dimanda superba, poiché celebre al pari d'Er-
cole è Bacco, che empì l' Oriente e 1' Occidente di
sua fama, e fu causa d'invidia e di conquiste ad
Alessandro.
A questi s'aggiunga Piritoo, tìglio della consorte
d'Issione, e che l'ardire e l'amicizia rendono illustre.
Eccovi il catalogo di altri figli meno chiari. Deu-