Page 115 - Lezioni di Mitologia;
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Persiani di marmo frigio, che sostengono un trep-
       piede di bronzo,  e che sono capilavori    tanto  essi
       che il treppiede. Del resto,  il tempio di Giove Olim-
       pico è antico:  si pretende che da Deucalione fosse
       edificato;  ed in  prova, la tomba di   lui presso  il
       tempio si addita.  » Fin qui Pausania. Maggiori par-
       ticolarità rileva nelle Illustrazioni dei marmi Arim-
       delliani Prideaux, che osserva come questo tempio
       era grande   quanto  quello di Salomone   , e minore
       al solo tempio   di Belo che in   Babilonia sorgeva.
       Pisistrato gli die principio:  i  figli di  lui, Ippia ed
       Ipparco, lo continuarono. Perseo re di Macedonia,
       Antioco Epifane siro lo accrebbero ; la gloria di com-
       pirlo e di consacrarlo toccò, come fu detto sopra,
       ad Adriano. La costruzione e    gli ornamenti costa-
       rono somme che     sembrerebbero   incredibili, se  s'i-
       gnorasse che settecento anni scorsero    dalla fonda-
       zione al compimento. É vanto per l'Italia che Co-
       puzio Romano fosse l'architetto della navata.
         Né minor pompa spiegava il tempio, che costruito
       in Elide a Giove, detto pure Olimpico, comandava
       dei Greci l'ammirazione. La statua     del nume era
       frutto dei trofei riportati dagli abitanti d'Elide so-
       pra  i Pisani. Libone Eleo ne fu l'architetto. L'or-
       dine era dorico: colonne ne circondavano l'esterno:
       il loco, dove era fabbricato, avea la forma di    pe-
       ristilio. L'altezza era di sessantotto  piedi,  la  lar-
       ghezza  di novantacinque, la lunghezza di dugento-
       trenta. Bellissimo marmo tratto dal monte Pente-
       lieo lo copriva: dal mezzo della volta pendeva una
       Vittoria  di bronzo dorato, e sotto  il simulacro   di
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